Nell’America di Trump si profila una corsa al contraccettivo ‘long-acting’, dopo che in campagna elettorale il presidente eletto Donald Trump ha più volte dichiarato guerra all’aborto, nonché all’Obamacare che prevede fra l’altro la copertura assicurativa degli anticoncezionali autorizzati dalla Fda. Già all’indomani dell’Election Day, quando il 9 novembre gli Stati Uniti si sono svegliati con la sorpresa di un risultato elettorale da più parti non previsto, su Google si è registrata un’impennata di ricerche sui dispositivi intrauterini impiantabili (Iuds), specie per quelli a lunga durata d’azione. Un trend che resta alto anche in queste ore successive al primo shock, segnalano i media internazionali. Intanto su Twitter impazza l’hashtag Iuds. “Donne, pensate a procurarvi i vostri #Iuds prima che Trump assuma l’incarico”, recita ad esempio uno dei post in cui ci si imbatte sul social. E i ‘cinguettii’ sul tema si moltiplicano, amplificando il dibattito. Il problema viene sollevato dalla Planet Parenthood Federation of America: “Speriamo davvero che sotto l’amministrazione Trump i metodi per il controllo delle nascite saranno disponibili, accessibili e convenienti per tutte le donne”, auspica Reagan McDonald-Mosley, Ceo dell’organizzazione, evidenziando “le reali preoccupazioni delle persone, che temono di perdere l’accesso a quelli che per le donne sono presidi assistenziali di base”.
politica
13 novembre 2016
Usa, Trump e la guerra all’aborto: è corsa ai contraccettivi