Il maltempo flagella il Nord Italia: Piemonte e Liguria le regioni più colpite . “L’emergenza non è finita, nessuno può al momento può permettersi di tirare un sospiro di sollievo” ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, al termine della visita alla sala della Protezione civile del Piemonte. “Il lavoro che è stato svolto ha permesso di affrontare questa situazione emergenziale molto vicina a quella del ’94 con una gestione davvero impeccabile”, ha proseguito il premier. E’ stato intanto ritrovato questa mattina dagli uomini della Guardia Costiera il corpo di Mario Costaguta, il pescatore di 74anni disperso da mercoledì sera in mare tra Chiavari e Lavagna. L’uomo era uscito in barca e non aveva fatto più ritorno a casa. Ieri era scattato l’allarme e poi le perlustrazioni erano state sospese causa maltempo.
Nel torinese, in Val Pellice, ci sarebbe un disperso in seguito alla violenta ondata di piogge. Secondo quanto si apprende, un 70enne sarebbe finito nel fiume Pellice dopo l’apertura di una voragine sulla strada. L’uomo, insieme al figlio, stava cercando di recuperare i propri cavalli nei pressi del Rio Albona, quando l’argine è franato e lo ha trasportato via. Il figlio è incolume. Inoltre il violento nubifragio che nel pomeriggio si è abbattuto sul ponente della Liguria ha provocato il crollo del ponte delle Fucine a Murialdo, nell’entroterra di Savona. A causa del crollo, che ha interrotto la strada comunale che collega Murialdo alla frazione di Pallareto, circa 40 famiglie sono rimaste isolate e altri due nuclei familiari sono stati evacuati dalle proprie abitazioni. Sempre nell’entroterra di Savona il fiume Bormida è esondato in diversi punti provocando allagamenti a Millesimo, Cairo Montenotte, Calizzano e Bardineto. Nella stessa zona si sono registrati anche diversi blackout e sono state chiuse numerose strade. Decine gli interventi dei vigili del fuoco per liberare dall’acqua negozi e scantinati. Situazione critica anche nell’Albenganese, dove sono esondati i torrenti Neva e Varatella, allagando i paesi di Cisano e Toirano.
LIGURIA – Nella notte ancora piogge intense su Genova e Savona, quest’ultima già provata dai nubifragi che ieri hanno causato allagamenti in tutta la provincia e nell’entroterra.
Cedimenti sulla strada provinciale del Faiallo: la frana ha portato massi sulla carreggiata sulla strada provinciale 52 della Madonna della Guardia, all’altezza della località San Bernardo. Dopo le piogge delle ultime ore anche nel genovesato diversi interventi per ripristino da frane e smottamenti.
Rientrata la preoccupazione sul fiume Centa ad Albenga, che ha superato la fase di piena e ha incominciato a defluire. Secondo Arpal, il centro meteo ligure, le piogge si stanno in queste ore spostando verso est. Precipitazioni più intense nel centro levante della regione con 18.4 millimetri registrati a Monterosso, 15.2 a Levanto San Gottardo, 13.2 a Viganego (vicino a Bargagli, provincia di Genova).
PIEMONTE – E’ finita la fase di allerta rossa. A seguito dell’attenuazione dell’ondata di maltempo che in questi giorni ha colpito la regione, il Centro funzionale di Arpa ha disposto l’allerta arancione per tutto il territorio tranne le valli Toce, Varaita, Maira e Demonte, dove l’allerta è gialla, e la valle Scrivia, dove non c’è allerta. L’esaurimento dei fenomeni avverrà nella notte ad eccezione del Verbano, dove le precipitazioni cesseranno nella mattina di domani.
Nelle prossime ore sono attese la piena del Tanaro a Montecastello e della Bormida ad Alessandria, che transiteranno con valori al di sopra della soglia di pericolo. Lungo l’asta del Po la piena transiterà da Torino fino alla confluenza con il Tanaro. Il colmo di piena è atteso ad Isola Sant’Antonio questa serata.
Il Po ai Murazzi di Torino ha superato la soglia di pericolo a 5,5 metri mentre a Moncalieri è a 7,5 metri. Intanto, secondo quanto si apprende, sarebbero 250 gli sfollati nel cuneese e 150 nel torinese. Una attenuazione del fenomeno è prevista nel pomeriggio. A Torino da circa un’ora non piove più.
Criticità si segnalano a Moncalieri e Gabiano. Nel cuneese la situazione è sostanzialmente stabile, eccezion fatta per Saluzzo dove si segnalano allagamenti diffusi. Criticità nell’astigiano, nelle valli del Tanaro e del Bormida. In particolare, ad Asti il fiume Tanaro è in salita. In giornata è previsto il passaggio dell’ondata di piena che dopo Alba (dove i cittadini sono stati evacuati ai piani superiori dei fabbricati, informa l’amministrazione) toccherà le città di Asti e Alessandria. Allagamenti si registrano anche ad Acqui Terme, nell’alessandrino. Il vecchio ponte Albertino sul Tanaro, collegamento tra corso Piera Cillario e frazione Mussotto, continua ad essere chiuso ad auto e treni fino a fine emergenza.