Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, le occasioni per sedersi a tavola e mangiare si moltiplicano così come i chili di troppo. Riprendere il peso forma, facendo attività fisica, può risultare difficile. A venirci in aiuto è la fitness band per eccellenza di casa Samsung, il Gear Fit2.
Lunghe passeggiate o corse, percorsi in bicicletta e lunghe escursioni, possono essere fatti con questo dispositivo, dotato di uno schermo super AMOLED di grandi dimensioni, che è in grado di monitorare non solo l’attività fisica, ma di visualizzare notifiche ed informazioni provenienti dalle applicazioni installate sullo smartphone accoppiato.
Esteticamente accattivante, con la curvatura del display che segue quella del polso, è dotato di un cinturino intercambiabile in gomma (disponibile nelle misure SMALL e LARGE), che risulta comodo e facilmente indossabile.
Lo schermo, uno dei suoi punti di forza, è da 1.5” con risoluzione 216×432 (322 ppi) ed è protetto da un gorilla glass 3. Considerata la curvatura del pannello, la leggibilità e i colori risultano buoni, anche sotto la luce diretta del sole, ma l’assenza di un sensore di luminosità automatico si fa sentire.
Il corpo è realizzato con un mix di metallo (parte alta) e plastica (parte bassa), sul lato destro sono presenti 2 semplici tasti, di grandezza differente, per la gestione: il più piccolo, oltre alla funzione principale di accensione, serve come ritorno alla home da qualsiasi schermata, ed è ulteriormente personalizzabile con un doppio click per avviare un’applicazione preferita, il più grande, invece, permette il passaggio tra le schermate dell’interfaccia utente. Sul retro è presente il sensore di battiti cardiaci e 2 piccoli connettori magnetici per collegarlo alla praticissima base di ricarica ad induzione. Il peso totale si attesta sui 30 g e lo spessore è molto ridotto, così da risultare leggero e poco ingombrante anche quando si svolgono attività d’ufficio come scrivere al computer.
All’interno pulsa un processore dual core a 1 GHz, affiancato da 512 MB di RAM e da 4 GB di memoria interna. Presenti anche una batteria da 200 mAh, barometro, accelerometro, giroscopio e, cosa importantissima, un modulo GPS che lo rende indipendente dallo smartphone nel tracciare l’attività fisica. Supportati i collegamenti Wi-Fi e Bluetooth 4.2.
Il S.O. è il collaudatissimo sistema proprietario Tizen OS. La home si può personalizzare andando a scaricare dallo store Samsung diversi temi. Nella prima pagina dell’interfaccia è presente l‘orologio e un riepilogo dei dati relativi alle attività fisiche svolte durante la giornata in corso. Scorrendo il dito sullo schermo verso destra si accede con uno swipe ai dati dettagliati del pedometro con numero di passi, Km percorsi e calorie bruciate, e a quelli del rilevatore di frequenza cardiaca, che, con accuratezza e precisione, svolge il suo compito sia durante uno sforzo prodotto dall’attività fisica, che durante un periodo di “quiete” o di riposo, tenendone traccia in uno storico consultabile nello smartphone collegato. Scorrendo il dito verso il basso è possibile accedere ad un menù a tendina ove è presente il tasto per attivare la modalità non disturbare ed il gestore del lettore per la musica, fruibile con uno streaming su smartphone, oppure caricando, grazie alla funzione Wi-Fi Direct, canzoni direttamente nella memoria interna, per poi ascoltarle attraverso cuffie Bluetooth. Assente, almeno per il momento, il supporto a Spotify per caricare le proprie playlist. La compatibilità è garantita solo per gli smartphone Android nella versione 4.4 o superiore e con almeno 1.5 GB di memoria RAM. Durante il nostro test, per poterlo interfacciare con uno smartphone non Samsung abbiamo dovuto installare 3 applicazioni: Samsung Gear, Gearfit2 Plugin e Samsung Accessory Service. Questo trittico di app ci ha permesso di eseguire l’accoppiamento e la gestione via Bluetooth, di avviare gli aggiornamenti del tracker e di decidere quali app potevano mandare notifiche al polso.
A proposito delle notifiche, va detto che vengono gestite dal Fit2 in maniera egregia, si può contare, infatti, su messaggi di risposta rapida quando si è contattati su Whatsapp o altre app di messaging, lo stesso dicasi anche per le telefonate entranti.
L’autonomia è la nota dolente di questo dispositivo, durante la nostra prova, varie modalità di utilizzo hanno portato sempre allo stesso risultato, ovvero una scarsa durata della batteria. Con un uso stress durante una sessione di allenamento è durato sulle 3 ore, in riposo con la sola misurazione della frequenza cardiaca e la ricezione di qualche notifica dalle applicazioni di messaggistica 1 giornata e mezza.
Gear Fit2 con qualche accorgimento in più avrebbe potuto rasentare la perfezione degli indossabili. L’assenza di una batteria performante e di un sensore di luminosità lo rendono, a nostro avviso, un bellissimo incompiuto. Il prezzo negli store online intorno ai 160 euro lo rende comunque appetibile per molti.