«Sì alla tradizione no all’illegalità». E’ lo slogan lanciato dal sindaco Pannullo, alla vigilia della notte dei fucaracchi. La città è divisa tra pro e contro. Ma una cosa è certa: non ci sarà alcuna ordinanza sindacale per vietare l’accensione dei fuochi, così come circolato nelle ultime ore in città.
Via libera ai fucaracchi ma senza strafare, così da garantire la sicurezza nei rioni protagonisti della tradizione. Il primo cittadino lancia l’appello alla vigilia della notte più sentita dell’anno solare, con la promessa di rendere quest’appuntamento sempre più un’attrazione turistica: «Non ci sarà l’ordinanza, mi aspetto tanto senso di responsabilità dei miei cittadini. Ho scommesso sulla bontà degli stabiesi». Il sindaco spera si tratti «di una giornata di festa, con un ritorno alla tradizione e alla civiltà. Sono sicuro che i cittadini stabiesi sono all’altezza della situazione. Sono sicuro che risponderanno alla tradizione nel migliore dei modi, con un sentimento di civiltà e di buon senso».
I controlli però saranno intensi. Già nei giorni scorsi è stato predisposto un servizio notturno con carabinieri, polizia e vigili urbani. Sono seguiti arresti, fermi, sequestri. Una guerra all’illegalità senza esclusione di colpi. Sono tra l’altro già stati inviati rinforzi a Castellammare anche per dare vita a una task force nei giorni precedenti alla vigilia dell’Immacolata. Questa sera invece saranno circa 100 gli agenti impegnati per tenere ordine nei quartieri più a rischio. Un imponente piano reso necessario questa volta per la volontà di dare sfogo alla tradizione.
«Naturalmente vigileremo con tutte le forze dell’ordine affinché sia tutelata la sicurezza di quanti scenderanno per strada per vivere l’Immacolata stabiese come una festa gioiosa e partecipata» prosegue il sindaco Toni Pannullo.
Una tradizione che può diventare un’attrazione turistica. D’altronde questo è il dibattito che va avanti da anni ormai. Il primo cittadino conferma l’intenzione di istituzionalizzare l’evento con una serie di iniziative, a partire dall’anno prossimo, quando tutte le opere pubbliche della città saranno completate e fruibili: «Sono certo che l’anno prossimo la tradizione dell’Immacolata possa diventare parte integrante di un brand turistico, nella certezza che tanti spazi della città a cominciare dalla villa comunale saranno restituiti ai cittadini».
Prima di quella data si dovrà superare l’edizione dell’Immacolata 2016 e assicurare ordine per le strade cittadine di fronte alla voglia sfrenata di appiccare il fuoco dei falò. Una tradizione che rischia di sfociare nell’illegalità. Per questo la città sarà blindata fino all’alba dell’8 dicembre.