«E’ una vergogna assoluta. Così ci stanno finendo di ammazzare. E’ da un mese e mezzo che non lavoriamo. Siamo allo stremo. Ora caliamo le serrande per protesta». Una vera e propria furia. Il presidente dell’Ascom di Sorrento Francesco Parisi non fa giri di parole e attacca il Comune di Sorrento. Motivo? La proroga dei lavori di metanizzazione sancita almeno fino al prossimo 16 dicembre. Si tratta di interventi urgenti che stanno andando avanti a rilento in particolare lungo corso Italia, l’arteria chiave di Sorrento e che proprio per la presenza dei cantieri è off-limits a metà da novembre.
In particolare, a pagare sulla propria pelle il calo di incassi e vendite, sono i negozianti del rione Marano dove sperimentalmente è stata installata una rotatoria.
La tensione è alle stelle. E la “pax” siglata solo la settimana scorsa tra Ascom e Comune di Sorrento per la querelle delle vetrine fuorilegge (abbonati quattro anni di irregolarità su cinque) sembra ormai un lontanissimo ricordo. «Siamo stanchi, siamo estremamente delusi – dichiara Parisi -. Se c’è incapacità non possiamo essere noi esercenti a pagarne sempre e comunque le conseguenze. L’amministrazione comunale si è dimostrata in quest’occasione incapace a recepire le nostre esigenze dimostrando di non aver recepito al meglio l’allarme che abbiamo fatto già da qualche tempo. Anche il comando di polizia municipale ci ha insoddisfatto. Questa proroga, ancora una volta, ci rende la vita difficile. E’ da settimane che abbiamo visto crollare i nostri affari. Abbiamo delle famiglie a cui dare da vivere, ma andando avanti così presto saremo costretti a chiudere. E forse definitivamente».
Tant’è che venerdì mattina, a detta dello stesso Parisi, è pronta una “serrata” di massa contro il Comune di Sorrento. «Tutti noi, in particolare noi operatori del rione Marano, chiuderemo i nostri negozi e consegneremo le chiavi delle attività alla giunta, ai consiglieri comunali, al comando dei vigili, alla ditta… Insomma, a tutti coloro che stanno contribuendo a complicare le cose di un comparto strategico per la città». La frattura tra commercianti e Comune stavolta sembra insanabile: «Se nessuno ci ascolta allora è inutile continuare a dialogare e subire decisioni fallimentari e scellerate. Sorrento – conclude Parisi – si vanta tanto delle luminarie natalizie, del maxi albero di piazza Tasso che suona, dei villaggi di giochi per i bambini. Ma se il corso Italia è chiuso mi devono spiegare come la gente riesce ad arrivare dalle nostre parti e godere di queste attrazioni».