Una casa a ore per gli amanti, anche minorenni, pronta a diventare l’alcova bollente di chi – lontano da occhi indiscreti e magari “fuori porta” – spendendo poche centinaia di euro voleva lasciarsi andare a particolari effusioni e momenti di intimità con il proprio partner.
E’ quella su cui è aperta un’inchiesta bomba della Procura della Repubblica di Napoli che ha iscritto nel registro degli indagati un trentacinquenne della penisola sorrentina. L’ipotesi di cui deve rispondere è adescamento di minori. Secondo gli inquirenti, l’uomo – proprietario dell’appartamento situato in Campania – negli ultimi mesi ha contattato uomini e donne attraverso il web, in particolare usando Facebook, fornendo loro la disponibilità della casa. Offriva il suo quartino a ore per chi “avesse necessità” di cercare un posto dove intrattenersi e lasciarsi andare a notti bollenti. Un vero e proprio affare per sbarcare il lunario. La tariffa? Non esagerata, poche centinaia di euro. Tra i potenziali clienti “nel mirino” dell’uomo anche minorenni. Ma due di loro – una coppia di fidanzatini di Napoli – quando si sono visti contattare dal trentacinquenne che proponeva il fitto del suo appartamento, per tutta risposta non si sono fidati dell’offerta tanto da declinare l’invito presentando una denuncia. Da qui l’avvio delle indagini sfociate nella recente notifica di un avviso di garanzia all’uomo e nella perquisizione di uno studio di un commercialista della penisola sorrentina in cui il trentacinquenne lavora da collaboratore.
I carabinieri di Napoli, su delega della Procura, hanno passato al setaccio per una decina di ore i computer e l’account del titolare della “casa del sesso”. L’inchiesta è top secret, ma è destinata ad andare avanti ascoltando anche le presunte vittime dell’adescamento. Sotto la luce dei riflettori finiscono ovviamente le conversazioni telematiche tra il trentacinquenne e i due minorenni. A ciò, per completare il quadro e tirare le somme con chiarezza, si aggiunge anche l’altra fetta di “mercato”. Quella dei maggiorenni. La Procura avanza spedita contestando l’adescamento di minori. Si tratta di un reato che va a braccetto con tutti quelli che riguardano abusi sessuali e pornografia. Ma l’uomo è pronto a fornire la sua completa versione all’autorità giudiziaria mirando a una tesi che cercherà di convincere la Procura ad archiviare tutto. Ovvero, c’era solamente la proposta di concedere a ore il suo appartamento per incontri a luci rosse tra coppie maggiorenni. Nessun legame a qualche giro di prostituzione né il tentativo di utilizzare la fiducia di qualche minorenne e fare qualcosa di più grave.