Finisce sul tavolo dell’Anticorruzione l’assunzione di 32 dirigenti a tempo determinato al Comune di Napoli. Ad inviare le carte al presidente dell’Anac (Autorità nazionale anti corruzione), Raffaele Cantone stavolta sono i consiglieri comunali d’opposizione. Troppe sarebbero le ombre sull’avviso pubblicato lo scorso 25 ottobre per la selezione dei dirigenti per le aree amministrativa, tecnica, informatica e legale di Palazzo San Giacomo. «La selezione dei dirigenti – si legge nel documento inviato all’Anac – non sfugge alla regola del concorso pubblico». Il Comune in pratica, è il primo rilevo mosso, trattandosi di incarichi di responsabilità e secondo quella che è la giurisprudenza amministrativa, non avrebbe dovuto fare un avviso, con dieci giorni di tempo per partecipare tra l’altro, ma bensì procedure concorsuali. Perplessità anche sulla costituzione della Commissione esaminatrice dei curricula, presieduta e nominata dal direttore generale, Attilio Auricchio. «La nomina dei commissari da parte dello stesso presidente della commissione – viene contestato riportando anche una precedente sentenza del Consiglio di Stato in merito – è di per sé illegittima, così viene infatti palesemente violato il principio d’imparzialità». Poco chiari anche i criteri di valutazione «di assoluta genericità» che saranno adottati e i punteggi conferiti. Opposizione compatta: sui rilevi mossi da Forza Italia, Movimento Cinque Stelle, Pd, Prima Napoli e Napoli Capitale ora si attende la risposta di Cantone.
politica
12 dicembre 2016
Comune, assunzione dirigenti: carte sul tavolo dell’Anticorruzione