Sognavano una poltrona in consiglio comunale di Napoli, si ritrovano col rischio di una multa sul collo. Che se va bene ammonta a 25mila euro, se va male fino a 100mila. E se non si paga addio poltrona, almeno per quelli che un posto in aula l’hanno conquistato. Stangata per 885 candidati che non hanno presentato nei termini previsti per legge le dichiarazioni e rendicontazioni delle spese sostenute durante la campagna elettorale. Anche che la loro spesa sia stata di zero euro, entro tre mesi dalla proclamazione degli eletti, avevano l’obbligo di farlo. A ottobre sono scaduti i termini ed ora la Corte d’appello ‘batte cassa’.
La sanzione amministrativa per l’esercito di quasi 900 ‘evasori’ va da un minimo di 25. 822, 84 ad un massimo di 103. 291.38 euro. E gli eletti rischiano finanche la decadenza della carica.
Su 1538 candidati, presenti nelle 41 liste ammesse, soltanto 653 hanno provveduto a far pervenire tutta la documentazione al Collegio regionale di garanzia elettorale. Meno della metà, quindi, i virtuosi della trasparenza. Per tutti gli altri che sia stata distrazione o volontà non importa, la legge si sa non ammette ignoranza.
E per loro saranno sanzioni salate e notti da incubo, mentre per chi non ce l’ha fatta, se qualcuno dei quaranta consiglieri comunali eletti perderà la poltrona, saranno sogni potendo entrare in quell’ Aula tanto agognata al posto loro.