Torre Annunziata. Due auto incendiate, una a pochi minuti dall’altra e in due quartieri diversi. Il primo raid in via Plinio. E’ da poco passata la mezzanotte quando al centralino dei carabinieri della stazione di Torre Annunziata arriva la richiesta di aiuto di una donna che avverte che la sua autovettura è in fiamme. Una pattuglia dei carabinieri si precipita sul posto ma le fiamme sono troppo alte e richiede l’intervento dei vigili del fuoco del comando di Castellammare di Stabia. L’autovettura, una Mercedes classe B, viene completamente divorata dal fuoco nonostante il tentativo di domare le fiamme. Il rogo sarebbe di origine dolosa.Una tesi confermata anche dalla presenza di tutti vetri posteriori completamenti infranti e dal portellone posteriore dell’auto forzato. Due danni che, secondo quanto ricostruito nel verbale dei vigili del fuoco, non possono essere stati causato dall’incendio. L’autovettura è intestata a una donna ma in uso a suo marito: entrambi risiedono nel rione della Cuparella ed entrambi hanno precedenti penali per diversi reati ma hanno dichiarato di non aver mai ricevuto richieste estorsive o intimidazioni di stampo camorristico. Dopo nemmeno un’ora una nuova richiesta di aiuto. Questa volta a finire in fiamme un furgone in via Sant’Antonio. Durante l’incendio sono stati danneggiati anche uno scooter e un’altra autovettura. Il furgone di proprietà di un 60enne di Torre Annunziata incensurato ma anche qui le ipotesi conducono ad un possibile raid di origine dolosa. Insomma due autovetture in fiamme in poche ore hanno fatto aprire una nuova pista investigativa. Ma non sono gli unici raid. Ieri mattina tre proiettili calibro 9 sono stati esplosi contro la saracinesca di un mini market su Corso Vittorio Emanuele III. Una raffica di piombo scaricata – secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Torre Annunziata che stanno indagando sull’episodio – da due malviventi in sella ad uno scooter. Una frazione di secondi, attimi di panico e poi il silenzio. I fatti dopo le sette quando due uomini a volto coperto da caschi hanno approfittato della chiusura del negozio per sparare contro la saracinesca. Due i colpi conficcati sulla saracinesca un terzo invece trovato a terra. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che, dopo i rilievi, hanno rimosso e sequestrato i bossoli che saranno ora inviati al Ris per gli esami del caso. Cresce la tensione in città: in meno di 12 ore due episodi di criminalità, i roghi e gli spari, e la regia, secondo gli investigatori, potrebbe essere la stessa. La salumeria è intestata ad una donna incensurata ma il marito di quest’ultima è invece un gregario della cosca dei Gionta finito in cella dopo le maxi retate del 2010 e del 2014 con l’accusa di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. La donna, interrogata dai militari, ha dichiarato di non aver mai ricevuto richieste estorsive. Una tesi che però non convince gli inquirenti che invece pensano che l’episodio sia legato all’attività. Inoltre, il mini market, si trova di fronte all’abitazione di Gaetano Maresca, il figlio di Giuseppe, alias o’saccaro, un caso o forse un episodio che potrebbe essere legato anche al baby boss.
CRONACA
15 dicembre 2016
Notte di inferno a Torre Annunziata: spari e due auto incendiate