Sarri e Mihajlovic torneranno a duellare. Così come un tempo, e forse virtualmente, ancora prima che il serbo sedesse sulla panchina del Milan e il toscano su quella del Napoli. Destini incrociati, per intenderci, entrambi finiti nel mezzo di progetti vincenti e di rilancio. All’epoca era un duello a distanza, dove a sancire il vincitore sarebbero stati poi Aurelio De Laurentiis e Silvio Berlusconi. Il presidente del Napoli è stato un tempo stuzzicato dall’idea di affidare la panchina partenopea a Mihajlovic, che avrebbe dovuto colmare il vuoto creatosi con la partenza di Benitez verso Madrid. Così come il patron del Milan, che decise effettivamente di puntare sul serbo, ora tecnico del Torino. Qualcuno dirà per scelte politiche. Un’operazione che sfumò per De Laurentiis e che costrinse poi il presidente degli azzurri a virare su Sarri, ormai il fiore all’occhiello del club napoletano. Insomma, imprevisti su imprevisti che hanno portato il toscano in direzione Napoli, in quella stessa città dove è nato, complice l’impiego del papà all’Italsider di Bagnoli. E qualcuno, col senno di poi, ora esclamerebbe «fortunatamente». A meno di un anno dall’ultima volta, Sarri e Mihajlovic si ritroveranno di fronte domenica. Due buoni amici che saranno nemici soltanto per novanta minuti di gioco. Del resto, lo scorso anno non è passato inosservato il caloroso abbraccio tra i due, prima che il Napoli e il Milan chiudessero una partita decisiva per le loro sorti future sull’1-1. Un’amicizia nata in Toscana, quando Mihajlovic – all’epoca allenatore della Sampdoria – decise di percorrere 250 chilometri, quelli che separano Genova da Empoli, per studiare gli allenamenti di Sarri. I due hanno avuto poi altre occasioni per rivedersi. Come ad Amalfi, in occasioni di alcuni premi consegnati da ‘Football Leader’. Sarà qui, in costiera, che i due prenderanno strade definitivamente diverse e che per un attimo, quasi per uno strano scherzo del destino, si sono incrociate. Mihajlovic prese un aereo in direzione Milano, Sarri verso Napoli. Progetti simili e allo stesso tempo diversi. Il serbo accetterà poi la corte di Galliani e Berlusconi, il toscano quella di De Laurentiis. Ma domenica i due si rivedranno sotto una nuova veste. Mihajlovic farà visita al San Paolo alla guida del Torino, squadra che offre un buon calcio e che ha fatto di Belotti il suo punto di forza. Naturalmente ha raccolto l’ottima eredità lasciatagli da Ventura, ora alla guida della nazionale italiana. Di sicuro Miha e Sarri si scambieranno un abbraccio, ma nessuno dei due sarà disposto a fare passi indietro. Il Napoli è chiamato a dare continuità agli ottimi risultati raggiunti nelle ultime sfide di campionato, così da ridurre il gap dalle prime della classe. Dall’altra parte c’è un Torino chiamato a dimenticare l’amaro derby, vinto dalla Juventus di Allegri. Una super sfida, insomma. Dove né Sarri, né Mihajlovic regaleranno nulla.
SPORT
17 dicembre 2016
Gli amici-nemici. Mihajlovic rivede Sarri, suo “maestro” ai tempi della Samp