Nell’ultima giornata di trattative sulla vertenza Almaviva, a poche ore dalla scadenza dei termini della procedura e considerata la distanza che ancora caratterizza le posizioni delle parti, il governo ha sottoposto all’azienda e ai sindacati dei lavoratori un ultimo tentativo di mediazione che si ritiene equilibrato ed accettabile per entrambe le parti. Per scongiurare gli imminenti licenziamenti, il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e la Vice Ministro Teresa Bellanova hanno presentato alle parti una proposta che prevede la prosecuzione del confronto, con il supporto e la vigilanza del Governo, sulla base del ricorso agli ammortizzatori sociali e della contestuale previsione di uscite a carattere esclusivamente volontario fino al 31 marzo 2017. Nel corso di questo periodo le parti si impegneranno a proseguire il confronto per individuare soluzioni in tema di recupero di efficienza e produttività in grado di allineare le sedi di Roma e Napoli alle altre sedi aziendali; interventi temporanei sul costo del lavoro. Nel frattempo il Governo proseguirà l’azione di vigilanza e sanzione come rafforzata nella legge di bilancio appena approvata con l’obiettivo di disincentivare la delocalizzazione. La proposta è al momento al vaglio delle parti sociali.
CRONACA
21 dicembre 2016
Crisi Almaviva, respirano 2.500 operatori. Ora media il Governo