Oltre quattordici mesi per strapparlo al Torino al termine di un’operazione costata alle casse del Napoli la bellezza di 25 milioni di euro. L’ultimo caso nell’ambiente napoletano ha il nome e il volto di Nikola Maksimovic. Il centrale, sbarcato in Campania in estate dopo una trattativa sfibrante con patron Cairo, partita a gennaio dello scorso anno, non è riuscito a invertire le gerarchie di Sarri. Il tecnico toscano lo ritiene una riserva di lusso, ma dietro Chiriches. Insomma, l’acquisto tanto voluto da De Laurentiis non è ancora riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista nello scacchiere napoletano. Lo dicono i numeri, ma soprattutto le ultime scelte di Sarri dopo l’infortunio di Koulibaly. Con il franco-senegalese ai box, l’allenatore toscano ha scelto di schierare contro il Torino il rumeno, lasciando in panchina il serbo. Tradotto significa che Maksimovic non rientra tra le prime scelte di Sarri. E a confermarlo c’è poi lo scarso minutaggio. Da inizio campionato, il difensore – che in parte ha saltato la preparazione estiva dopo la rottura con Mihajlovic – ha giocato appena tre gare di Serie A, altre due in Champions, per un minutaggio complessivo di 439’. E Sarri ha schierato Maksimovic soltanto quando ha fronteggiato una vera e propria emergenza in difesa, dovuta allo stop contemporaneo di Albiol e Chiriches, oltre all’incognita – ormai costante – relativa a Tonelli. «Maksimovic ha giocato quando c’era bisogno ma forse non era prontissimo per la nostra linea – il pensiero di Sarri sul serbo -. Parliamo di un difensore forte e penso che nel prossimo futuro lo diventerà ulteriormente. Sta lavorando e migliorando, le sue potenzialità verranno fuori. Le gerarchie non ci sono, scelgo solo in base alla condizione. Tonelli sta abbastanza bene e si sta allenando con continuità, ma è difficile far girare cinque difensori centrali. Lui ci potrebbe dare tanto a livello di mentalità». Cinque difensori a disposizione, ma a giocare è sempre il trio Albiol-Koulibaly-Chiriches. E’ il rumeno ad aver ormai conquistato l’allenatore toscano. Già eguagliato il numero di apparizioni dell’intera stagione passata ed eguagliato anche il totale di reti realizzate. Nel dettaglio, Chiriches ha collezionato nove presenze stagionali, nonostante i fedelissimi del reparto arretrato siano lo spagnolo e il franco-senegalese. Chiriches è più di un’alternativa per Sarri, a differenza di Maksimovic, arrivato a Napoli dopo una telenovela infinita. Il serbo non ha ancora assimilato i movimenti che il toscano richiede alla linea difensiva del Napoli. Per questo, tra le tre riserve, Chiriches è quella più impiegata sotto il Vesuvio. Naturalmente, il tutto si traduce anche per scelta tecnica. Il rumeno nel gioco è molto simile ad Albiol, ovvero interpreta una sorta di regista arretrato. Costruisce le manovre da dietro, senza limitarsi al semplice passaggio o al rilancio. Di sicuro, rispetto allo scorso anno, Chiriches ha guadagnato terreno nei confronti di Sarri. C’è una stima reciproca e a partire da gennaio, quando Koulibaly sarà fuori probabilmente per un mese e mezzo, toccherà al rumeno rispondere presente. Sarà una delle ultime chiamate per la definitiva consacrazione in azzurro. Nove presenze e due gol in questa stagione, Chiriches è l’uomo in più della difesa, ormai perfetto conoscitore del campionato nostrano.
SPORT
21 dicembre 2016
Maksimovic, 25 milioni di euro in fumo. E’ Chiriches il vero colpo in difesa