Ritorni di fiamma. Gennaio, si sa, è il mese delle grandi suggestioni ma pure delle “minestre riscaldate”, espressione che non per forza va intesa nella sua accezione negativa. È un flashback che riporta con la mente a tre inverni fa, per esempio, l’interesse mostrato dalla Salernitana per Leonardo Blanchard, maremmano classe 1988, dalla scorsa estate al Carpi dopo un quadriennio indimenticabile a Frosinone. Proprio quand’era in Ciociaria, nel gennaio del 2013, il possente difensore centrale finì nel mirino dell’allora tecnico granata Carlo Perrone.
Non se ne fece nulla, e Blanchard in gialloblu iniziò a scalare le gerarchie dell’Italia del calcio, dalla Lega Pro alla serie A, sino a segnare uno storico gol allo Juventus Stadium, che inchiodò sul pari Madame e regalò un’emozione speciale a lui ch’è dichiaratamente di fede bianconera. In Emilia, quest’anno, ha trovato poco spazio e il trainer Fabrizio Castori l’ha messo in uscita. La Salernitana lo segue, perché la retroguardia sin qui è stata un mezzo disastro e poi è scontato l’addio di Lele Schiavi. Lo stopper di Cava de’ Tirreni (potrebbe non esser l’unico partente nel reparto difensivo) è in cerca di collocazione: s’era parlato del Foggia, una delle poche società con “potere d’acquisto” di questi tempi (tornerà alla carica pure per Antonio Zito?), però l’ipotesi dauna sembra arenata, e ora le piste più concrete conducono a Vicenza e Parma.
Ad ogni cessione corrisponderà un arrivo, e allora ecco (ri)prender quota la candidatura di Blanchard, per il quale il Carpi potrebbe chiedere in contropartita Riccardo Improta, che dopo un buon inizio in granata nella gestione Beppe Sannino ha visto calare il suo rendimento, anche con un sistema di gioco, il 4-3-3 voluto da Alberto Bollini, che si credeva potesse esaltare maggiormente le sue caratteristiche. Scambio in vista? Possibile, perché nel calciomercato che oggi riapre ufficialmente i battenti di soldini “liquidi” ne gireranno pochi, soprattutto tra società cadette e di terza serie.
In tal senso, stenta a decollare la trattativa tra la Salernitana e Daniele Giorico, centrocampista che ha appena compiuto 25 anni e che già in passato è stato nel mirino del ds dell’ippocampo Angelo Fabiani. Il mediano del Modena vorrebbe la B, però il direttore sportivo degli emiliani Gigi Pavarese, che come il tecnico Eziolino Capuano è legato a Fabiani da storici rapporti d’amicizia, vorrebbe monetizzare dalla vendita del cartellino.
Un altro fronte caldo sulla Via Emilia, dunque, potrebbe portare i granata ad assicurarsi le prestazioni di Giorico mettendo sul tavolo una contropartita: ai canarini non piace l’attaccante Joao Silva, più interessante per il Modena è il nome di Giuseppe Caccavallo, esterno che in Lega Pro ha tantissimi estimatori, su tutti Parma e Juve Stabia. Proprio guardando a Castellammare il club di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma avrebbe fatto più d’un pensiero a Tommaso Cancellotti, terzino destro dichiarato incedibile dalle vespe, in lotta per la promozione tra i cadetti. In quel ruolo, comunque, la Salernitana ha “ritrovato” Lorenzo Laverone, di nuovo titolare contro il Perugia e deciso a riscattare mesi vissuti nella penombra della panchina.
Per il resto, non si muoveranno – salvo improbabili e impopolari colpi di scena – né Massimo Coda né Alfredo Donnarumma, pilastri della formazione di Bollini. Pure se per entrambi di pretendenti sull’uscio ce ne sono un bel po’. Anche dalla serie A. Sin qui, a tutte è stato detto «no, grazie, i “gemelli del gol” restano a Salerno». Sicuri che saranno stati rifiuti convincenti? Il mercato (ri)parte oggi, però di fatto è come se fosse ricominciato da un pezzo…