Dopo il danno, la beffa. E’ la sensazione che vivono le 40 famiglie residenti a Madonna della Libera. Per mesi i residenti sono stati costretti a lasciare le loro auto parcheggiate a oltre un chilometro di distanza per raggiungere casa, hanno temuto che in caso di emergenza i soccorsi non avrebbero potuto raggiungere le loro abitazioni a causa dell’interruzione della strada, l’unica che dà accesso al quartiere. Il tutto perché, l’amministrazione aveva avuto l’intuizione di sfruttare i lavori in corso per la metanizzazione, per realizzare anche la rete fognaria e il relativo allaccio. Un’intuizione, però, che non si è tramutata in fatti. Dopo un mese di stop ai lavori, infatti, nelle ultime ore è ripartita la sistemazione dei basoli che erano stati asportati per realizzare l’allacciamento di metano e fogne. In pratica, i lavori sono ripartiti solamente per risistemare la pavimentazione della strada. Una beffa per i residenti di Madonna della Libera che avevano sperato, dopo i sacrifici dei mesi scorsi, di poter finalmente contare sul gas di città e sugli scarichi fognari. Invece, la metanizzazione s’è fermata all’altezza del Santuario della Madonna della Libera, ben distante dalle abitazioni e i lavori per la rete fognaria, evidentemente, mai cominciati. Il tutto senza che dall’amministrazione comunale e dall’assessore ai Lavori Pubblici Giulia D’Auria, sia arrivata alcuna spiegazione.
I residenti di Madonna della Libera, ora, sono sul piede di guerra e pretendono risposte dall’amministrazione comunale che tanto s’era prodigata per mettere fine alle proteste per la chiusura della strada durante l’ultima estate. Lo stesso consigliere regionale Alfonso Longobardi s’era recato in visita sul posto garantendo che avrebbe seguito la vicenda e soprattutto facendosi garante dell’esecuzione dei lavori per la metanizzazione e la rete fognaria per l’intera area. A distanza di mesi, la beffa per i residenti di Madonna della Libera. Quelle lunghe passeggiate a causa della strada chiusa per mesi, non sono servite a niente.