Si arricchisce di nuovi dettagli il quadro all’interno del quale è maturato il raid punitivo tra i mercati della Duchesca e della Maddalena a Napoli. In mattinata – si apprende da fonti investigative – ci sarebbe stato un primo confronto tra un giovane esattore di un clan locale e il titolare di una bancarella gestita da extracomunitari che si è concluso con un rifiuto a pagare da parte dei senegalesi. A quel punto il ragazzo sarebbe tornato con un commando di quattro o cinque persone, sembra armati di bastoni, per far valere le sue ragioni provocando la reazione di alcuni extracomunitari a difesa dell’ambulante. E’ stato allora che ha fatto la comparsa una pistola di piccolo calibro che ha fatto fuoco una o più volte. Ne hanno fatto le spese tre senegalesi, due dei quali colpiti di striscio, e la bimba di 10 anni che si trovava a passare per caso col papà commerciante. Sul luogo del raid, intanto, è arrivata la polizia scientifica, ma al momento non sono stati rinvenuti né proiettili né macchie di sangue. La polizia sta passando al setaccio le telecamere della zona.
Intanto le condizioni della bambina sono giudicate abbastanza buone. E’ stata portata verso mezzogiorno al pronto soccorso e da lì trasferita nel reparto di Chirurgia dove è stata operata e le è stato estratto il proiettile che era finito in una caviglia. E’ ricoverata in reparto e per i sanitari le sue condizioni non destano preoccupazioni. Più gravi le condizioni dei tre commercianti feriti. Sono di nazionalità senegalese. I tre hanno 36, 38 e 32 anni. I primi due sono stati feriti lievemente da alcune schegge. Il terzo, che comunque non è in pericolo di vita, è stato ferito in maniera più seria da un colpo d’arma da fuoco.