Aggiornare con urgenza la mappatura sismica per avere un quadro chiaro delle zone a rischio del territorio. E’ questo l’obiettivo del Comune di Sant’Agnello che ha deciso di affidare a un professionista il compito di accendere i riflettori sull’incubo sisma. Si tratta di un provvedimento nell’aria già da un paio di mesi quando, sulla scia emotiva del terremoto che distrusse Amatrice, il primo cittadino Piergiorgio Sagristani rivolse un appello ai suoi colleghi per sbloccare l’empasse: “Dobbiamo subito intervenire”.
Così a Sant’Agnello si avanti a tambur battente. Qui non viene dimenticato l’allarme terremoto anche per le conseguenze che il sisma irpino del 1980 portò in penisola sorrentina. In tal senso l’amministrazione di Sant’Agnello è pronta a mettere in campo 36mila euro per avere i servigi di un nuovo geologo.
La scelta è dettata dalla volontà di adeguare la mappa territoriale alle nuove esigenze richieste anche dalla normativa statale per gli edifici pubblici. Ad oggi lo studio sulla zonazione del territorio in prospettiva sismica – essendo stato effettuato nel 2003 – non risulta più adeguato alla normativa vigente. Anzi, non è codificato secondo gli standard normativi attuali e non risulta riferito alle norme tecniche per le costruzioni oramai superate. La conseguenza? La zonazione sismica del territorio comunale deve essere aggiornata in relazione alle vigenti disposizioni normative. Gli ultimi indirizzi giunti dal dipartimento per la Protezione Civile hanno predisposto che la microzonazione sismica del territorio non può prescindere dalla conoscenza delle caratteristiche geolitologiche del territorio, di quelle geomorfologiche con particolare riferimento alle condizioni di stabilità e delle caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione.
Questi dati sono già presenti, ma restano da attualizzare. Infatti, il precedente studio in possesso dell’amministrazione di piazza Matteotti è stato redatto nel 1997. Il Comune, dunque, ha deciso di dare mandato ad un nuovo professionista per rielaborare i dati esistenti e di integrarli con quelli acquisiti mediante indagini nel frattempo effettuate per progetti pubblici e con altre da ottenere con accertamenti specifici in zone comprese nella fascia collinare del territorio, laddove sono presenti agglomerati urbani. L’ente locale di Sant’Agnello, vista l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili all’interno della struttura organizzativa comunale, stante la carenza in organico di personale tecnico in possesso dei requisiti professionali richiesti, ha deciso di ovviare a tale problematica facendo ricorso a professionisti esterni. Il tutto mettendo a bilancio la somma di 36mila euro, Iva e cassa comprese, per saldare il conto del prossimo geologo che dovrà ammodernare l’attuale zonazione sismica del territorio santanellese.
CRONACA
5 gennaio 2017
Incubo terremoto, nuova mappatura sismica a Sant’Agnello