Un sorriso che va oltre ogni barriera architettonica. E un urlo, disperato, di chi vede diventare un inferno anche la possibilità di fare una semplice passeggiata. Marta ha quasi otto anni, vive da sempre nel quartiere Pastena e un destino avverso l’ha privata della possibilità di camminare con le proprie gambe. La piccola è costretta a dover condividere ogni momento della sua esistenza con dei supporti che le possano permettere di svolgere una vita normale. Ma non è così semplice. Non basta la forza di volontà, sua e dei genitori. Perché Marta, spesso, di quell’abitazione tanto amata resta prigioniera. Nel suo palazzo di via Ventimiglia, infatti, non c’è alcun supporto che aiuti il passaggio della carrozzella utilizzata per andare in giro. Una barriera che rende difficile ogni suo spostamento. E che ha spinto i suoi genitori a chiedere da tempo l’installazione di una struttura che li aiuti ad aggirare l’ostacolo dei gradini da superare per raggiungere l’ascensore.
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