Torre del Greco. Il nuovo anno per gli obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione si apre esattamente come si era chiuso il 2016. Con una cattiva notizia. Legata, in particolare, ai mancati incassi relativi ai canoni di locazione degli immobili riconducibili all’ex colosso economico di via Tironi.
Non ci sarebbero, infatti, solo i mancati pagamenti dei gestori dell’hotel Poseidon e della piscina Sakura – i debiti accumulati si aggirerebbero rispettivamente intorno ai 210.000 euro e agli 80.000 euro – a pesare come un macigno sulla contabilità ereditata dalla nuova triade di curatori fallimentari composta da Vincenzo Di Paolo, Paola Mazza e Alfonso Iovane.
Spulciando tra le carte del crac da 800 milioni di euro capace di mandare gambe all’aria la bellezza di 13.000 famiglie di risparmiatori, i nuovi curatori fallimentari avrebbero scoperto una lunga serie di “similitudini” con l’hotel Poseidon e la piscina Sakura: in pratica, il buco-fitti non riscossi dagli immobili affidati in concessione supererebbe – il condizionale è d’obbligo, alla luce degli ulteriori accertamenti in corso d’opera – il milione di euro.
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