Quattro aree da assegnare. Sette società in lizza per la gestione. Un vero e proprio affare per le casse del Comune da ben 460mila euro in tre anni. E su cui adesso spuntano immancabilmente liti, ricorsi e accuse al cianuro.
E’ quello dei parcheggi pubblici di Sorrento su cui si è innescata l’ennesima bufera per le esclusioni – invocate già in sede di gara – che vedono duellare un paio di ditte intenzionate ad accaparrarsi le concessioni. Una di queste, di recente, ha deciso di trascinare il Comune di Sorrento dinanzi al Tar della Campania causando di fatto lo stop improvviso all’iter: l’udienza è fissata per martedì prossimo quando i giudici amministrativi presumibilmente si esprimeranno sul caso.
La vicenda parte da lontano. Ci sono quattro aree comunali pronte a essere affidate per tre anni, come consuetudine, ai privati: si tratta delle aree di piazza Marinai d’Italia, piazza Ganci, spiazzale scuola media Torquato Tasso e piazzetta Calata Puolo. Si fanno avanti sette società: AM parking, Publiparking, cooperativa Tasso, Emmesse, Solidarietà, Amps e Axess. Il canone da riconoscere al Comune di Sorrento, come base di gara al rialzo, è di 115mila euro annui, per un totale di 345mila euro. A ciò si devono aggiungere altri 115mila euro a titolo di importo di proroga. Fin qui nessun problema.
Gli intoppi sono sorti di recente quando la commissione comunale presieduta dal dirigente dell’ente Donato Sarno ha iniziato a valutare la conformità delle domande presentate per l’appalto. A questo punto viene sancita l’esclusione della società Emmesse. Motivo? Secondo la commissione, la ditta non rispetta un requisito richiesto nel capitolato d’appalto, cioè quello di aver gestito «servizi analoghi» a quelli del bando del Comune di Sorrento «negli ultimi 24 mesi» e senza contestazioni. Ed è qui che scoppia il caos.
Emmesse fa ricorso al Tar Campania e ottiene la sospensiva dell’esclusione. La società viene ammessa con riserva al bando in attesa della pronuncia nel merito dei giudici amministrativi in programma il prossimo 10 gennaio. Non solo.
Difesa dall’avvocato Pietro Venanzio, Emmesse si scaglia contro la cooperativa Torquato Tasso invocando l’esclusione della società dell’imprenditore Alfonso Ronca. Un intreccio.
Secondo la società Emmesse, la cooperativa Torquato Tasso – avendo fatto causa al Comune di Sorrento in passato per alcuni canoni del servizio di trasporto – si trova in una posizione di contestazione con l’ente. E al di là dell’inchiesta sull’appalto di servizio scolastico che vede a rischio processo proprio esponenti della coop Tasso.
Emmesse ha richiamato proprio questa vicenda giudiziaria dinanzi alla commissione comunale contestando dunque la partecipazione dell’impresa di Sorrento. Anche se, è evidente, non è stato accertato alcun tipo di reato commesso dalla società per l’appalto scuolabus né è chiaramente intervenuta una sentenza nel merito che attesti responsabilità dei dirigenti e dei rappresentanti della coop che risultano imputati. Ma la carne sul fuoco non manca.