“In questi anni da amministratore pubblico ho conosciuto tantissimi medici, tantissime donne e uomini che lavorano nella sanita’ e che fanno un lavoro davvero complicato e difficile spesso in condizioni molto complesse. Lo fanno spesso in condizioni non consone ad un servizio sanitario pubblico degno di questo nome, eppure mai ho mancato di apprezzare la loro professionalita’, competenza ed abnegazione. Quindi non sono assolutamente d’accordo, quando accade qualcosa di cosi’ grave come all’Ospedale di Nola, nel trovare nell’uomo o nella donna che sta in prima linea, il capro espiatorio”. Cosi’, in una nota, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che aggiunge: “bisogna stare molto attenti anche perche’ in questo modo si potrebbe innestare una spirale che puo’ portare qualcuno a sottrarsi alle proprie responsabilita’ quando invece il primo obiettivo, quando arriva un paziente, e’ quello di prestargli comunque tutte le cure necessarie”. Secondo il primo cittadino partenopeo, “Bisognerebbe invece sottolineare le gravissime responsabilita’ politiche di chi per anni ha commissariato la sanita’ nella regione Campania, alla quale, anche in piena campagna referendaria e’ stato confermato il commissariamento affidandolo al Presidente De Luca. I commissariamenti servono al potere non ai cittadini”. “Noi crediamo – dice ancora de Magistris – che la sanita’ pubblica abbia bisogno di mezzi, risorse, valorizzazione e soprattutto di non essere depauperata e smantellata per favorire talvolta interessi privati ben precisi ed individuati”. “Pertanto, – conclude il sindaco di Napoli – al netto di singole responsabilita’ che in ogni categoria possono sempre esserci, mi sento di esprimere assoluta solidarieta’ a tutti quei medici che, come tanti altri operatori di servizi strategici del nostro paese, come magistrati e forze dell’ordine, operano in prima linea, in condizioni molto difficili senza avere spesso condizioni economiche e materiali adeguate”.
CRONACA
10 gennaio 2017
Nola, malati curati a terra. De Magistris: “No capri espiatori?