Ausiliare del traffico massacrato durante l’orario di lavoro, denunciato un esponente del clan Alfieri. L’operatore del traffico non ha fatto in tempo a posizionare l’avviso di pagamento sull’auto, che è stato minacciato poi colpito violentemente al volto dal proprietario della vettura, posizionata negli stalli ma senza il regolare ticket. Dopo la notizia divulgata da Metropolis, è scattata la rivolta dei cittadini. «Pochi controlli, non è possibile diventare bersagli umani per futili motivi. Vergognoso. Pompei è una città che accoglie centinaia di migliaia di turisti dovrebbe essere monitorata h24 da tutte le forze dell’ordine, affinché tali episodi non si verifichino». Un lungo sfogo da parte dei pompeiani dopo il tam tam mediatico dell’avvenuto. A fare eco alle esternazioni dei cittadini, anche i dipendenti della Publiparking, ditta affidataria del servizio di sosta pubblica. «Siamo indignati, non sarebbe dovuto accadere. Un fatto increscioso che fa capire quanto sia difficile svolgere il nostro lavoro. C’è astio nei nostri confronti, fomentato da qualcuno – sottolineano i vigilini operanti a Pompei – Ora abbiamo paura. Paura di essere mandati all’ospedale per aver semplicemente fatto il nostro lavoro. E’ assurdo». Una tensione che è andata via via aumentando alla scoperta avvenuta del destinatario della denuncia da parte dell’aggredito: un esponente del clan Alfieri. Quell’avviso si è trasformato in un affronto per l’uomo che, senza pensarci su, ha picchiato a sangue l’ausiliare del traffico che ha incassato, inerme, i forti colpi. L’episodio increscioso, a pochi passi dal sagrato del Santuario, si è svolto verso le 12 di sabato davanti agli occhi atterriti dei passanti. Una scena che in pochi minuti si è conclusa con il ferimento dell’ausiliario, colpito violentemente al volto e caduto senza forze sull’asfalto.
CRONACA
10 gennaio 2017
Pompei. Vigilino massacrato, denunciato esponente del clan Alfieri