L’ennesima riunione fiume, l’ennesimo scontro politico e poi la farsa dell’alleanza che soddisfa tutti. Ma il Pd continua a sfaldarsi. L’aspirazione a diventare sindaci di Torre Annunziata cresce ogni giorno di più e cresce la spaccatura tra le varie correnti interne. E così, anche nell’incontro di mercoledì sera tanti i malumori che hanno animato la riunione. Primo punto all’ordine del giorno: la composizione delle commissioni che dovranno stilare il regolamento per le primarie e quella per il programma elettorale. Dodici i “saggi” scelti ma è già fuga: nella commissione per la stesura del regolamento solo due i “superstiti”, gli altri hanno preferito migrare in quella che deciderà i requisiti per i candidati alle primarie. Insomma, più interesse per la poltrona che per il programma, per le idee di sviluppo, cambiamento e rinascita della città. Secondo punto affrontato è stato quello relativo alle spese che la coalizione dovrà affrontare per le primarie del 19 febbraio. In un primo momento era stata proposta la linea che ogni cittadino avrebbe dovuto versare due euro, poi un euro ed infine cinquanta centesimi: proposte però che sono state bocciate all’unanimità, tranne dai rappresentati del Pd che hanno provato ad insistere ma alla fine è stata approvata, dopo ore di discussioni, che a finanziare le primarie saranno solo ed esclusivamente i candidati. Di qui lo scontro sulle modalità al voto: per il Pd la regola doveva essere una sola e quella che prevedeva la prenotazione obbligatoria dei cittadini per esprimere la propria preferenza. Un’idea che ha fatto scattare i leader dell’Udc e del resto della coalizione: il metodo era stato messo in campo – a detta dei rappresentanti del Pd- per evitare che il voto venisse inquinato dalla camorra come già capitato in passato. Ma alla fine, anche su questo i rappresentanti del Pd hanno dovuto cedere ed arrendersi agli alleati. Infine, ultimo decisione presa è quella relativa alla presentazione delle candidature che dovranno arrivare entro il 4 febbraio.
politica
13 gennaio 2017
Pd, guerra per la leadership a Torre Annunziata: tre settimane per le candidature