Torre del Greco. Undici anni di reclusione, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e – una volta estinta la pena – la sospensione della patente per tre anni. è la stangata inflitta dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Torre Annunziata a Gennaro Tucci Vitiello, il corriere della droga al soldo della holding dello spaccio guidati dai coniugi – oggi entrambi collaboratori di giustizia – Giorgio Fedeli e Nora De Rosa. Una gang a gestione familiare specializzata nel rifornire di cocaina e hascisc le piazze di spaccio del Cilento, grazie a “collaudate” ramificazioni a Torre Annunziata. Da dove arrivavano, secondo la ricostruzione del pubblico ministero Maria Di Mauro della direzione distrettuale antimafia di Napoli, i carichi di sostanze stupefacenti poi smistate a Pisciotta, Agropoli e Palinuro. Una rete in cui Gennaro Tucci Vitiello ricopriva un ruolo di primo piano, pagato con l’unica stangata decisa dal collegio presieduto dal giudici Maria Laura Ciollaro. Insieme al pusher di Torre Annunziata – pronti a optare per il rito ordinario, a differenza dei restanti indagati già giudicati in primo grado con la formula del rito abbreviato – c’erano cinque pusher al dettaglio, l’anello finale della catena di spaccio messa in piedi dalla coppia di via Lamaria. L’unico dei cinque a essere condannato è stato Domenico Longobardi, a cui i giudici della prima sezione penale hanno inflitto quattro anni di reclusione e una multa da 11.000 euro, nonché il pagamento delle spese processuali e la sospensione della patente per due anni.
A concludere il verdetto di primo grado, poi, quattro assoluzioni: il collegio ha “graziato” Michele Della Croce – volto già noto alle forze dell’ordine proprio per droga, ma “salvato” per non avere commesso il fatto – e Pasquale Tambasco. Assolti, infine, i due imputati del Salernitano finiti alla sbarra perché ritenuti spacciatori “finali” della merce trasportata da Giorgio Fedeli e Nora De Rosa nel Cilento: sia Davide Nappa sia Gianluca Fedullo sono stati scagionati per non avere commesso il fatto.