Torre del Greco. Non bastassero le cattive notizie provenienti dalla Toscana, una nuova beffa rischia di esasperare ulteriormente gli obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione. Alla vigilia del secondo riparto per le vittime della cosiddetta Parmalat del Mare, i risparmiatori dell’ex colosso economico di via Tironi si sono visti “sorpassare” dal Comune di Torre del Greco: l’ente di palazzo Baronale si era insinuato in ritardo – a ottobre del 2014 – al passivo del fallimento per incassare i circa 97.336 euro mai versati dagli armatori-vampiri per il pagamento dei tributi Ici relativi alle annualità 2009, 2010 e 2012.
Una volta esaminata la domanda, il Comune di Torre del Greco è stato riconosciuto come “creditore privilegiato” e sarà liquidato in anticipo rispetto alle circa 13.000 famiglie di “semplici” risparmiatori mandate gambe all’aria dal grande crac da 800 milioni di euro. Già in precedenza, a ottobre del 2012, l’ente di palazzo Baronale – all’epoca guidata dal sindaco Gennaro Malinconico – si era inserito nella procedura fallimentare per provare a recuperare circa 270.000 euro legati a un credito vantato per il mancato pagamento delle sanzioni relative agli oneri di costruzione dell’hotel Poseidon di via Cesare Battisti.
Un vero e proprio colpaccio per la squadra di governo cittadino ora guidata dal sindaco Ciro Borriello, riconosciuta come “creditore privilegiato” e pronta a mettere la freccia per sorpassare l’esercito di risparmiatori in attesa dei propri soldi da 5 anni.