Stefano e Francesca erano alla loro prima vacanza insieme. Luciano e Silvana dovevano ripartire martedì ma sono rimasti un giorno in più a causa del maltempo. Emanuele, invece, era lì tutti i giorni: ci lavorava all’hotel Rigopiano, spazzato via da una valanga. Sono storie di gente normale, di famiglie e coppie che volevano soltanto passare qualche giorno lontano dalla solita vita e magari godersi il silenzio delle montagne dalle vetrate della Spa.
Gli unici numeri certi, al momento, sono le 35 persone tra ospiti e dipendenti che erano presenti all’interno della struttura, i due superstiti recuperati nelle prime ore della mattina, un cadavere già estratto e un altro individuato. La famiglia di Domenico di Michelangelo, un poliziotto in servizio a Osimo, nelle Marche, ma nato a Chieti, ai piedi di questa montagna bella e aspra: con lui c’erano la moglie Marina Serraiocco, abruzzese anche lei, di Popoli, e il loro bimbo di sette anni: la famiglia è stat salvata dalle macerie.
Nell’hotel c’erano, poi, i figli di 6 e 8 anni di Giampiero Parete, l’uomo che per caso si è salvato e che ha dato l’allarme. “Mia moglie aveva mal di testa e aveva bisogno di una medicina che era in macchina. Allora sono uscito dall’albergo e sono andato in auto. Mentre tornavo verso l’hotel ho sentito rumori e scricchiolii e ho visto la montagna cadere addosso all’edificio’. I soccorritori hanno salvato la donna e il figlio.
Come dovrebbero esservi Stefano Faniello, 28 anni compiuti due giorni fa e Francesca Bronzi, 25. I due fidanzati erano alla loro prima vacanza insieme. Lo raccontano i due papà, mentre scendono dalla montagna con le lacrime agli occhi. “E’ una tragedia, ho mia figlia là sotto – dice Gaetano – era andata a fare una giornata con il ragazzo, c’è suo padre qui accanto a me. Volevano passare un week end ma sono rimasti su”. Erano un regalo per Stefano, questi due giorni di wellness e benessere. “Non erano mai venuti qui – aggiunge papà Alessio – Ma la speranza c’è ancora e noi aspettiamo. Non ce ne andremo”.
Anche Roberto Del Rosso era sicuramente in albergo. “Viveva praticamente lì, non lo abbandonava mai” dicono a Contrada Mirri, l’avamposto più vicino – 4 case – all’hotel. Roberto era, è, l’amministratore delegato del Rigopiano. Fino a sei, sette anni fa era in società con i fratelli. Poi si è preso tutto e ha ristrutturato: la piscina, la spa, il centro benessere. Ed erano andati proprio per quello Luciano Caporale e Silvana Angelucci, di Lanciano di Chieti. Parrucchieri entrambi, erano arrivati domenica e dovevano partire martedì mattina. Quando hanno visto le nevicate, però, hanno deciso di fermarsi un altro giorno, senza sapere che sarebbe stato l’ultimo.
In vacanza erano Marco Vagnarelli e Paola Tomassini, di Castignano in provincia di Ascoli. Lui dipendente dell’Ariston, lei di Autogril, erano due giovani sereni e tranquilli, dicono i conoscenti “Ci siamo sentiti che stavano per ripartire – racconta il fratello di lei – aspettavano che la strada fosse liberata per andare via”. Ma erano preoccupati? “Della neve no – dice – erano preoccupati dalle scosse di terremoto della mattina”.
Lo erano anche Emanuele e Fabio, due dipendenti. Fabio, che “sapeva fare tutto e faceva un po’ di tutto, il falegname, il muratore, il tuttofare”, è uscito assieme a Giampiero. Anche lui si è trovato fuori per caso. Emanuele, invece, lo stanno ancora cercando. Assieme a Jessica, Marco e tutti gli altri.