La “gang” di Sarri s’è riscoperta spietata e cinica. E poco importa se in casa o lontano dal San Paolo. I numeri attuali dicono che il Napoli è tornata una macchina devastante, micidiale. Non solo bella, ma anche operaia. L’ultima sconfitta ormai risale al mese di ottobre, tra l’altro allo Juventus Stadium contro la corazzata allenata da Allegri. Tre mesi nei quali il Napoli non è mai crollato, complice la nuova strategia adottata da Sarri, che dopo lo stop di Milik ha deciso di adattare Mertens nel ruolo di falso nueve al centro del tridente, complice la strana involuzione che ha afflitto Gabbiadini sotto al Vesuvio. La mossa della svolta dirà poi il tempo. Perché è dai gol del belga che la truppa azzurra è rinata, tornando a macinare punti a ritmo scudetto. Nelle partite di campionato, nelle quali il Napoli è rimasto imbattuto per dieci giornate di fila per la prima volta da novembre 2015, i punti collezionati sono stati 24 punti su 30 a disposizione. Nel dettaglio, è dal pareggio interno col Sassuolo – quello che tanto fece infuriare Sarri – che la musica è cambiata notevolmente. L’orchestra napoletana è tornata a regalare sinfonie su sinfonie: con sei vittorie e un pareggio rocambolesco contro la Fiorentina al Franchi, i punti ottenuti sono stati 19 su 21 a disposizione. Tradotto significa che il Napoli ha recuperato un punto alla Juventus, che a Firenze è caduta clamorosamente. Insomma, sembra che i partenopei – così come sottolineato dall’allenatore toscano subito dopo la vittoria col Milan – abbiano raggiunto una certa maturità. Una maturità che si traduce nel fatto che la squadra riesca adesso a vantare quella “cazzimma” di cui tanto Sarri ha parlato nell’ultimo anno. Il suo Napoli non è più soltanto bello. Non esprime soltanto il calcio migliore d’Italia. Anzi, ha imparato a soffrire e a portare a casa punti anche dopo partite sporche. E allora vorrà dire che stavolta gli azzurri potranno sognare sul serio.
SPORT
24 gennaio 2017
Napoli bello ma operaio. Marcia a ritmo scudetto, adesso sa essere anche cinico