Le indagini del Comune sono cominciate a inizio anno, quando i funzionari dell’amministrazione hanno tirato le somme circa gli incassi della tassa sui rifiuti. In municipio c’è un buco di circa 50mila euro, soldi che avrebbero dovuto versare – secondo le previsioni dell’amministrazione Catapano – i contribuenti. E che invece mancano. Un ammanco che, legato all’incubo degli sversamenti illegali e incontrollati e a una raccolta differenziata che non decolla, ha indotto il Comune di San Giuseppe Vesuviano ad avviare una vera e propria azione di verifica sui furbetti della tassa sulla “monnezza”. La caccia ai furbetti della Tari è partita, una serie di controlli sui soldi che mancano e che l’ente di piazza Elena d’Aosta non ha intenzione di perdere, è stata avviata dai primi giorni del mese di gennaio. Giorni in cui l’ente ha fatto i conti con l’anno vecchio e cominciato a prevedere quanti soldi dovrebbero arrivare – in base a quanto accertato nel corso degli ultimi mesi – per il 2017. Dei circa 170mila euro che l’amministrazione aveva previsto di incassare dalla Tari del 2016 soltanto 121mila – secondo l’ultimo report – hanno rintuzzato le casse del Comune sangiuseppese.
CRONACA
24 gennaio 2017
San Giuseppe Vesuviano, caccia ai furbetti della Tari: il 30% non paga