Estorsione, usura, riciclaggio, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, truffa, ricettazione, calunnia e millantato credito.
Sono queste le ipotesi di reato mosse nei confronti di 16 persone destinatarie di un avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato stamane da carabinieri della stazione di Piano di Sorrento e guardia di finanza della tenenza di Massa Lubrense al termine di un’operazione congiunta. Si tratta di imprenditori e liberi professionisti su cui adesso gravano accuse pesantissime.
L’inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata sul giro di prestiti a strozzo in penisola sorrentina partita nel 2013 arriva alla svolta. Stando agli accertamenti, i 16 indagati erano coinvolti in un circuito criminale che il procuratore di Torre Annunziata Alessandro Pennasilico non esita a definire inquietante. I soldi giravano attraverso il sistema delle ricariche Postepay con interessi in media del 50 per cento anche grazie alla complicità di gestori di punti Sisal che omettavano di registrare il nominativo dei clienti che ricarivano le proprie carte. Vittima anche un’impresa della penisola sorrentina specializzata nella riparazione di imbarcazioni e che subiva estorsioni attraverso la consegna di assegni precedentemente denunciati come smarriti o tratti da conti corrente ormai estinti. Le indagini sono giunte a un momento chiave tempo fa quando furono notificate ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Rosario Maresca di Piano di Sorrento e Ciro Bifaro di Giugliano.
CRONACA
25 gennaio 2017
Usura, estorsioni e riciclaggio in penisola sorrentina: 16 indagati. Scacco ai signori dello strozzo