Omissione di atto di ufficio per avere messo a repentaglio la sicurezza del sito archeologico di Pompei. La denuncia dei sindacati presentata in mattinata ai carabineri di Pompei contro il Soprintendente archeologo Massimo Osanna, responsabile per aver comunque lasciato aperti gli scavi questa mattina nonostante l’assemblea dei lavoratori. I sindacati pongono la questione sul personale di vigilanza. L’apertura del sito è stata consentita grazie all’utilizzo del personale Ales che, a detta dei sindacati, dovrebbe essere soltanto da supporto al personale di vigilanza. Posta anche la questione amianto, per il momento non ancora risolta.
Immediata è arrivata anche la replica della Soprintendenza: “Utilizzati i 9 addetti alla vigilanza che non hanno aderito allo sciopero”.