Castellammare. Troppi infermieri a rilassarsi nei distretti, pochi al lavoro negli ospedali. L’Asl, dopo la battaglia avviata da alcuni sindacati, è pronta a correre ai ripari: cento “imboscati” a stretto giro saranno reimpiegati in corsia e in particolare nei reparti di area critica. E’ quanto si legge in un comunicato di Fsi-Usae e Nursingup.
I sindacati, nei giorni scorsi, hanno sollevato proprio la questione della cronica carenza di personale nei presidi ospedalieri dell’Asl Na 3 Sud, evidenziando che nei distretti c’era personale in esubero. In effetti, rispetto alla necessità della pianta organica, c’era un sovrannumero di 167 infermieri. Davanti a questa battaglia portata avanti dai sindacati, i vertici dell’azienda sanitaria locale ha deciso di recuperare circa 100 unità da collocare in particolare nei pronti soccorso dei vari ospedali. La scelta non sarà casuale. Infatti, l’Asl ha già annunciato di voler attingere dai distretti in base all’età degli infermieri che vi lavorano.
Un provvedimento urgente e non più rinviabile, considerando che dall’inizio dell’anno è tornato d’attualità il tema della scarsa assistenza negli ospedali dell’Asl Na 3 Sud. Un caso scoppiato a Nola, con la triste vicenda dei pazienti sdraiati a terra, ma che coinvolge anche i presidi ospedalieri di Castellammare di Stabia, Sorrento e Boscotrecase che da tempo lamentano carenza di personale.
In particolare l’ospedale San Leonardo è costretto a gestire il pronto soccorso con un numero fin troppo inferiore d’infermieri in servizio, rispetto a quanti previsti in pianta organica. Una questione atavica che mette in costante difficoltà un presidio che per numeri di accesso in pronto soccorso è secondo solo al Cardarelli di Napoli, in Campania. Adesso, però, l’Asl potrebbe far arrivare rinforzi, pescando da chi finora è stato nei distretti.