La realizzazione di un micronido comunale per i figli di coppie lavoratrici e che non sono in condizioni di potere iscrivere i loro piccoli nelle scuole private del territorio. È la proposta più succulenta uscita fuori dal consiglio comunale “sprint” che si è tenuto venerdì sera nel Centro Polivalente di Poggiomarino, una seduta durata forse meno di un’ora nonostante i 19 punti all’ordine del giorno e di cui quasi la metà erano debiti fuori bilancio. Una parte dell’attenzione di maggioranza ed opposizione si è soffermata proprio sul lavoro che è in corso da parte dell’assessore alle Politiche sociali, Carla Merolla, che sta operando per realizzare un luogo in cui accogliere neonati e bambini fino all’età scolastica: insomma, quello che sarebbe il primo asilo nido comunale mai esistito a Poggiomarino e che in questo modo si potrebbe allineare a diverse città del comprensorio dove già è esistente una simile realtà. L’assessorato avrebbe già rinvenuto anche una sede per ospitare almeno una cinquantina di bambini, che potrebbero essere accolti in tre aule al piano terra della scuola media Giovanni Falcone, tre locali che al momento sono inutilizzati. Un piano che a questo punto diventerebbe esclusivo del nido, facendo spostare le classi con gli alunni ai piani superiori. Ma al momento il progetto è ancora in fase preliminare. «Ci tengo molto a questo progetto e lo sto seguendo con tanta passione – ha spiegato a margine l’assessore Merolla – Purtroppo per le donne, alla gioia della nascita di un figlio si accompagna la preoccupazione di perdere inevitabilmente la propria posizione lavorativa. Questa potrebbe essere una soluzione per conciliare tempo lavoro e tempo famiglia. Ovviamente – conclude – il micronido sarebbe rivolto a chi non ha la possibilità di inserire il proprio figlio in una struttura privata a causa dei costi che non sono accessibili a tutti».
CRONACA
31 gennaio 2017
Nuovo asilo nido, progetto per le mamme-operaie di Poggiomarino