Sta bene e vuole tornare al presto tra i banchi di scuola a fare il suo lavoro. «Il peggio è passato» dice sorridendo con i familiari senza nascondere amarezza. Perché due settimane fa, appena l’Asl Napoli 3 Sud spedì in municipio un bollettino parlando di «meningite», scoppiò il panico. Scuole chiuse, allarme tra i genitori, profilassi, incubi. Ma era soltanto una sinusite molto forte.
L’insegnante di Massa Lubrense dell’istituto Bozzaotra ne avrà ancora per qualche giorno, ma adesso – a mente fredda – è pronta a chiarire ciò che è successo. Sono i familiari a prendere parola e a precisare che «tutto quel che è avvenuto non è colpa nostra». A cominciare dalle preoccupazioni delle famiglie degli alunni che, nei gruppi di Facebook, non lesinarono critiche anche al sindaco Lorenzo Balducelli. Motivo? La decisione di chiudere le scuole quando, poche ore dopo il ricovero della donna, era già chiaro che non si trattava di meningite. «Non siamo stati noi, né tantomeno le persone a noi più care, ad alimentare le preoccupazioni – continuano i parenti della donna -. Si è esagerato, soprattutto nei toni. Se qualcuno crede che la voce, priva di fondamento, della meningite, rilanciata anche nelle comunicazioni tra Asl e Comune, sia stata opera nostra si sbaglia di grosso. Vi pare che con una persona cara che non sta bene si pensa a dare eco a una stupidaggine?».
In tal senso, la famiglia dell’insegnante – che ieri ha ricevuto l’ennesimo conforto dai medici – intende tutelarsi in tutte le sedi. «Vogliamo che sia fatta chiarezza».
CRONACA
2 febbraio 2017
Falso allarme meningite, la prof di Massa Lubrense pronta a tornare: «Allarmismi inutili»