Un business che garantisce al Comune quasi 200mila euro all’anno. E che fa gola anche ai privati. E’ quello dei matrimoni civili che, complice anche il rincaro alle tariffe sancito dalla giunta, rappresenta un incasso cruciale per l’ente. L’amministrazione torna ad aprire ai privati, non per le cerimonie, ma per le preparazioni. Spunta la gara triennale per il servizio di assistenza ai riti.
Nel dettaglio si punta ad allargare il campo alla sistemazione degli arredi oltre alle operazioni di pulizia. Il piatto forte è lo sportello per le prenotazioni: qui ci si potrà prenotare in debito anticipo, magari indicando la location in cui scambiarsi il fatidico sì. Un punto nevralgico che, anche questo, sarà gestito da soggetti privati. Motivo? «Lo svolgimento di tale servizio – si legge nella relazione del sindaco Giuseppe Cuomo di qualche giorno fa – deve essere affidato all’esterno mediante gara in quanto non assicurabile con le risorse interne». Non ci sono figure professionali in grado di fronteggiare quest’altro aspetto delle cerimonie. E si profila l’assalto di associazioni e operatori del comparto ricettivo.
Sul tavolo c’è importo annuo di 32mila euro. Nel dettaglio il servizio dovrà essere assicurato per otto mesi all’anno (da metà marzo a metà novembre).
L’impennata del giro delle nozze parte dai matrimoni di stranieri e non residenti. Su proposta del sindaco Giuseppe Cuomo, l’anno scorso fu approvato il nuovo listino che prevede in media aumenti pari anche al 33 per cento. Si passa a 600 euro per le nozze celebrate nelle mattine di lunedì, mercoledì e venerdì o nell’intera giornata di martedì e giovedì a dispetto dei 450 previsti fino a ieri. E’ di 800 euro invece la quota chiesta agli sposi che scelgono di dirsi sì il pomeriggio di lunedì, mercoledì e venerdì (in precedenza bisognava pagare 700 euro). Si arriva a mille euro in contanti, invece, per il matrimonio da celebrare il sabato.
CRONACA
4 febbraio 2017
Business matrimoni, il Comune di Sorrento cerca partner privati