Torre del Greco. E’ bastata la nomina in giunta di Gerardo Mazzeo – il marito del capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Cinzia Mirabella – a riaccendere il fuoco, fino a oggi nascosto sotto la cenere della falsa tregua siglata prime delle vacanze di Natale, all’interno della maggioranza guidata dal sindaco Ciro Borriello.
La mossa decisa dal primo cittadino per “accontentare” l’ex ribelle arrivata a firmare la mozione di sfiducia promossa a dicembre ha, infatti, provocato una serie di reazioni a catena tra gli alleati di palazzo Baronale. Il primo a uscire allo scoperto è stato Antonio Trieste, l’ex fedelissimo di Valerio Ciavolino passato prima con i dissidenti di Forza Italia e poi con l’ex “caponiano” Vittorio De Carlo: «Sono deluso dalle scelte politiche di Ciro Borriello. Per mesi il sindaco si è vantato di non cedere ai ricatti e alle pressioni, poi si è piegato a un modo di fare politica lontano dal mio», l’esternazione dell’ingegnere aerospaziale di palazzo Baronale. Un chiaro messaggio al leader locale del centrodestra, figlio – in realtà – non della nomina di Gerardo Mazzeo in giunta bensì del mancato interessamento al “futuro professionale” dell’alleato. Rimasto per mesi inutilmente in attesa e ora pronto a partire all’attacco: «Credo sia arrivato il momento di riflettere e fare le giuste valutazioni», l’avvertimento di Antonio Trieste al sindaco a caccia di stabilità.
Una caccia particolarmente complicata, considerate le difficoltà incontrate da Luigi Caldarola – il soldato rientrato alla base dopo due anni passati in trincea – per recuperare Annalaura Guarino, la baby-politica passata al gruppo misto di minoranza dopo la cacciata del padre dalla giunta. I due alleati hanno incontrato il sindaco per accreditare l’alleanza finalizzata a strappare l’ultima poltrona rimasta vuota in giunta: durante il lungo confronto, tuttavia, sono emerse le ruggini legate al benservito di Ferdinando Guarino e alla successiva scelta della figlia di passare con il gruppo misto di minoranza. Chiaramente, il leader locale del centrodestra non vorrebbe bruciare la carta finale per blindare un solo voto in consiglio comunale. Anche perché alla finestra sono rimasti ulteriori due alleati: fino a oggi Stefano Abilitato si è “accontentato” di vedere la propria squadra di calcio – ai vertici del girone E del campionato di prima categoria – debuttare sull’erba sintetica dello stadio Amerigo Liguori, ma chiaramente il golden boy di Forza Italia adesso punterebbe a una maggiore visibilità in municipio dopo due anni di battaglie politiche. Un’ambizione rafforzata dall’alleanza con Ciro Piccirillo, il capogruppo della Svolta protagonista di uno show al veleno in aula durante l’ultimo consiglio comunale.
Non a caso, visti i numeri sempre sul filo del rasoio, il primo cittadino sarebbe tornato a sondare la “disponibilità” di vari esponenti dell’opposizione a portare avanti un dialogo basato su alcuni punti-chiave del programma di governo cittadino. Punti-chiave legati a doppio filo agli incarichi da assegnare all’esterno di palazzo Baronale.