I lavori per rifare il look al corso Italia potrebbero slittare anche di un anno. E’ questo l’incubo che aleggia in Comune dopo che nelle ultime ore è stato notificato il ricorso al Tar sull’appalto tanto atteso per il restyling del centro cittadino. Edil Ferro, società che ha preso parte alla gara d’appalto vinta dalla ditta Parlato costruzioni, invoca l’annullamento dell’assegnazione degli interventi.
L’udienza dinanzi ai giudici amministrativi napoletani deve essere ancora fissata e l’ente di piazza Sant’Antonino spera vivamente di non vedersi comminare innanzitutto la sospensione dell’aggiudicazione che rappresenterebbe una sorta di preavviso di ribaltone del verdetto. Sia chiaro, anche se non ci fosse stato il ricorso al Tar della Campania, gli interventi sarebbero comunque partiti il prossimo autunno. Ma l’ipotesi, abbastanza concreta, che si possa arrivare fino al Consiglio di Stato rende meno agevole il percorso. Da qui l’incubo di poter aprire i cantieri addirittura nel 2018.
L’aggiudicazione dei lavori risale a qualche settimana fa. Il restyling di corso Italia è ambizioso: pietra lavica al posto dell’asfalto, marciapiedi quasi a raso, più aiuole e alberi, addio barriere architettoniche. La ditta Parlato costruzioni di Castellammare di Stabia ha vinto la gara con un’offerta con il ribasso del 21 per cento sull’importo a base d’asta (un milione e 200mila euro).
Il rifacimento del corso Italia è il grande obiettivo che intende centrare a stretto giro il sindaco Giuseppe Cuomo il quale ha posto al centro della sua agenda politica proprio il restyling del centro storico. Si comincia quindi con il riassetto del corso Italia. Parliamo di quasi 700 metri nel percorso compreso tra piazza Torquato Tasso e l’ospedale civile Santa Maria della Misericordia che cambieranno definitivamente volto. Si tratta del primo passo decisivo verso il sogno dell’amministrazione: arrivare alla pedonalizzazione del cuore di Sorrento, chiudendo dunque a mezzi pesanti, auto e bus.
CRONACA
5 febbraio 2017
Corso Italia, i lavori rischiano di slittare al 2018: incubo al Comune di Sorrento