Torre del Greco. Dopo 5 anni di tormenti e tribolazioni giudiziarie, arriva una boccata d’ossigeno per i risparmiatori della Deiulemar compagnia di navigazione. Le vittime del crac da 800 milioni di euro che ha affossato 13mila famiglie all’ombra del Vesuvio, passano all’incasso per ritirare il secondo mini-rimborso.
La curatela fallimentare della società di fatto ha, infatti, depositato in tribunale un progetto di riparto parziale pari a 16.320.000 euro. A comunicarlo ufficialmente – attraverso una nota divulgata nelle scorse ore – è il comitato dei creditori presieduto dall’avvocato Vittorio Porzio. Tradotto: una volta che saranno chiuse tutte le procedure burocratiche, i soldi – salvo imprevisti – verranno distribuiti ad ogni singolo risparmiatore.
Gli obbligazionisti che hanno investito nei bond carta-straccia stampati dall’ex colosso della navigazione, dovrebbero portare a casa – a questo giro – poco più del 2% del capitale investito nelle casse dell’azienda fallita a maggio 2012.
Un piccolo rimborso che arriva a pochi mesi dal primo “risarcimento” dell’1% incassato dalle vittime del crac a fine 2016. In quella circostanza a infiammare gli animi dei risparmiatori “traditi” furono le modalità di consegna dei soldi, con tanto di caos per gli assegni zeppi di errori recapitati alle vittime del fallimento.
Anche per questo il comitato dei creditori ha “invitato” i risparmiatori a comunicare i propri dati bancari alla curatela fallimentare.
«La comunicazione – si legge nella nota ufficiale – potrà avvenire inviando il modulo tramite servizio postale o recandosi personalmente presso la sede della curatela ubicata in Pompei alla via Lepanto, 46. Oppure la comunicazione potrà essere effettuata a mezzo Posta Certificata». I soldi che sono finiti nel calderone del fallimento e che a breve potrebbero tornare nei portafogli dei risparmiatori, fanno parte dei capitali recuperati, in questi anni, dalla società di fatto: l’impresa giuridica che “attacca” i beni personali degli 8 imprenditori a capo della Deiulemar.
La cifra del secondo riparto, resa nota dal comitato dei creditori, coincide quasi in pieno con l’ammontare del trust milionario scoperto – nei mesi scorsi – nell’isola caraibica di Santa Lucia. Grazie alle rivelazioni degli armatori-falliti che hanno deciso di collaborare con la giustizia, gli inquirenti riuscirono a recuperare un conto corrente ritenuto riconducibile alle famiglie Lembo e Della Gatta: due pilastri della compagnia di navigazione affondata nei debiti. In quel conto – intestato ad un pensionato ed ex dipendente della Deiulemar – erano depositati circa 17 milioni di dollari, che in euro fanno poco meno di 16 milioni. Particolari che verranno chiariti – una volta ottenuto l’ok del tribunale per il riparto – da curatela e comitato dei creditori. La notizia dell’arrivo del secondo “risarcimento” ha comunque riacceso le speranze dei risparmiatori. L’esercito di obbligazionisti costretti in questi anni a fare i conti con i tormenti generati dal più grande crac della storia di Torre del Greco.
CRONACA
6 febbraio 2017
Deiulemar, arrivano i soldi: i vampiri sborsano 16 milioni