Avere un cronoprogramma dettagliato sul completamento dei lavori di separazione delle fogne bianche e nere. E soprattutto ottenere certezze sulla data di attivazione del depuratore consortile di Punta Gradelle.
Sono le richieste formulate qualche mese fa dal movimento La Grande onda ai sindaci della penisola sorrentina, al governatore Vincenzo De Luca e a Gori. «Ma finora non abbiamo ottenuto alcun tipo di risposta o rassicurazione» dice amareggiata Laura Cuomo, leader dell’associazione a tutela del mare che conta più di 10mila iscritti su Facebook. Il tema è chiaro: serve accelerare per frenare l’incubo inquinamento. Soprattutto dopo alcune immagini agghiaccianti nella zona dell’ex Ecomostro di Alimuri, nella baia di Meta. Liquami “sputati” a valanga dal costone che finiscono direttamente in acqua. Un caso già finito sotto la lente d’ingrandimento della Capitaneria di Porto che, su input della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, mantiene alta l’attenzione sul prosieguo dei lavori di costruzione dell’impianto di depurazione di Punta Gradelle.
Sia chiaro: dal suo canto, la Regione Campania ha fatto già sapere di essere comunque in grado di rispettare gli impegni fornendo dunque garanzie che a giugno prossimo la penisola sorrentina potrà contare sulla centrale. In tal senso già in primavera potrebbe scattare l’ennesimo sopralluogo in cantiere da parte degli esponenti del Pd regionale.
Eppure molto si lega anche ai due incontri chiave avvenuti al municipio di Piano di Sorrento nei mesi scorsi quando, ospiti del sindaco Vincenzo Iaccarino, le amministrazioni e Gori decisero di avviare un piano di controllo e separazione di condotte bianche e nere da circa tre milioni di euro con “deadline” fissata per il 31 dicembre 2017.