Torre del Greco. «Avvieremo immediatamente gli interventi di pulizia e restituiremo, entro sette giorni, la passeggiata porto-Scala ai cittadini», aveva annunciato il sindaco Ciro Borriello a poche ore dalla mareggiata capace di spazzare via il gioiello inaugurato a marzo del 2016.
Promesso, fatto. Il tempo di effettuare un sopralluogo lungo il waterfront insieme all’assessore ai lavori pubblici Luigi Mele – già finito sott’accusa per i risultati del restyling del centro storico – e al fedelissimo assessore all’ambiente Salvatore Quirino e il leader locale del centrodestra ha subito assoldato una “squadra di volontari” per ripulire l’intera area da sassi e detriti.
Senza prestare particolare attenzione alle eventuali autorizzazioni necessarie a dare il via ai lavori – l’intera area interessata dal disastro era stata interdetta al passaggio perché potenzialmente pericolosa – né alle condizioni di sicurezza degli addetti agli interventi di pulizia straordinaria della passeggiata porto-Scala. Un metodo veloce e sbrigativo – perfettamente in linea con il modus operandi di Ciro Borriello – capace di produrre frutti e polemiche: intorno alle 16 il waterfront era stato già in larga parte liberato dalle pietre trascinate dalle onde – non senza difficoltà, considerato il grottesco ribaltamento di un bobcat utilizzato dalla improvvisata “squadra di volontari”, fortunatamente senza conseguenze – ma, al tempo stesso, era già finito sotto i riflettori della commissione trasparenza del Comune.
Pronta a chiedere spiegazioni in merito all’operato dell’associazione guidata da un fedelissimo dell’assessore Luigi Mele – già affidataria dell’area parcheggio a ridosso del waterfront – e lumi sul costo degli interventi-flash.
+++ leggi l’articolo completo OGGI in edicola su Metropolis Quotidiano +++