«Una volta mi ritrovai in un’aula di tribunale. Avevo accusato un camorrista ma mi sentivo io l’imputato. Ero solo. Ed ho capito che nella lotta alla camorra, da soli, non si va da nessuna parte». La voce è quella di Pasquale Del Prete, uno dei tanti commercianti eroi dell’associazione anti-racket di Ercolano. Quelli che hanno sconfitto il pizzo, trasformando la loro riscossa, a suon di denunce, in un modello di lotta alle mafie studiato in ogni angolo del pianeta. Da qualche giorno è stato eletto presidente dell’associazione al posto dell’ex sindaco, Nino Daniele. Una carica che pesa come un macigno a Ercolano. Perchè qui i commercianti la camorra l’hanno sconfitta per davvero, mettendo al tappeto un esercito di 500 tra boss ed esattori. «E’ un onore per me – ripete Del Prete con un pizzico di emozione – ringrazio tutti, da Nino Daniele che è stato la mia guida a Tano Grasso, passando per Raffaella Ottaviano, la prima imprenditrice che ha denunciato la camorra a Ercolano. Oggi questa è una città libera grazie a loro. Il mio compito è quello di non abbassare mai la guardia, di continuare ciò che è stato fatto in questi anni. Esportando in ogni angolo la cultura della legalità. Perchè la camorra, il pizzo e tutto il resto sono fenomeni figli dell’ignoranza». Imprenditore edile, il nuovo presidente dell’anti-racket denunciò, nel 2007, un uomo del clan Ascione-Papale che aveva chiesto il pizzo in un suo cantiere edile. «Questa è una sfida che non si può vincere da soli – il monito di Del Prete – e io l’ho provato sulla mia pelle. Il modello Ercolano insegna che solo uniti possiamo superare gli ostacoli. Il rapporto di fiducia instaurato con magistratura e forze dell’ordine è la chiave di un miracolo che difenderemo con tutte le nostre forze».
CRONACA
9 febbraio 2017
Un imprenditore-eroe guida l’antiracket di Ercolano