Torre del Greco. Il canile di via Resina Nuova dovrà essere praticamente raso al suolo. E’ il senso del provvedimento firmato dall’ingegnere Mario Pontillo – responsabile del servizio anti-abusivismo edilizio del Comune – a due mesi dal blitz eseguito dai tecnici dell’ente di palazzo Baronale, in collaborazione con i carabinieri della stazione Capoluogo, all’interno della “casa dei randagi” realizzata al confine tra Torre del Greco e Trecase.
Una struttura con circa 100 gabbie e recinti, in larga parte oggetto di istanze di condono così come le strutture in muratura e i container adibiti a deposito e ambulatorio veterinario: domande – in tutto sette, presentate a novembre del 2004 – già respinte al mittente dal competente ufficio comunale.
Ma, al momento del blitz, i tecnici dell’ente di palazzo Baronale e i militari dell’Arma guidati dal comandante Vincenzo Amitrano hanno verificato come gli abusi edilizi realizzati all’interno del fondo agricolo di proprietà di due sorelle e gestito dal rappresentante legale del canile Green Park fossero “regolarmente” in piedi.
In particolare, i tecnici del servizio anti-abusivismo e i carabinieri della stazione Capoluogo hanno riscontrato la bellezza di 14 differenti tipologie di violazioni edilizie legate solo a gabbie e recinti nonché la presenza fuorilegge di container in lamiera utilizzati al servizio del canile.
Davanti alla valanga di irregolarità rilevate in via Resina Nuova, l’ingegnere Mario Pontillo ha ordinato la demolizione ad horas delle opere abusive finite nella corposa relazione firmata al termine dell’ispezione nonché il ripristino dello stato dei luoghi. In caso di inottemperanza dell’ordinanza, sarà direttamente il Comune a provvedere agli abbattimenti con recupero delle spese in danno dei responsabili degli abusi edilizi. Si apre ora la caccia a una “nuova casa” per i circa 500 randagi ospitati all’interno del Green Park, destinati a essere sfrattati per consentire le obbligatorie operazioni di demolizione delle opere abusive.