«La Città Metropolitana ci ha negato la sala Cirillo che avevamo richiesto al sindaco, spiegando chiaramente che sarebbe stata utilizzata per lo svolgimento di un convegno nell’ambito delle iniziative per il Giorno del ricordo, solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno ed istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92». E’ quanto si legge in una nota di Luigi Rispoli, della Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. «Avevamo inviato – ha continuato Rispoli – una richiesta a nome della Associazione politico-culturale “Volontari per l’Italia” ma dalla segreteria del sindaco ci è giunta una telefonata per spiegare che per motivi istituzionali (quali?) la sala non poteva essere concessa. Evidentemente c’è ancora molta strada da percorrere per avere una ricostruzione condivisa della storia del nostro paese ed in particolare di questa tristissima storia che ha riguardato tanti nostri connazionali. E’ chiaro che a de Magistris non importa nulla del prezzo altissimo pagato dai nostri connazionali a guerra già conclusa e che ha visto 25.000 italiani morire per mano dei comunisti jugoslavi, i cosiddetti partigiani di Tito. Sono dispiaciuto – concloude Rispoli – dell’atteggiamento del sindaco perché bisogna capire che oggi siamo al punto di partenza e non di arrivo, perché la verità sulle foibe e sugli esuli deve essere ancora scritta in tutta la sua tragicità e chi, come de Magistris, rappresenta le istituzioni, ha il dovere di dare il proprio contributo per la crescita e la formazione di una coscienza collettiva sull’accaduto».
CRONACA
10 febbraio 2017
Rispoli (Fdi-An): «Foibe, de Magistris nega la sala per la commemorazione»