«Mentre la Regione Campania premia le miglior biblioteche comunali quella di Torre Annunziata viene dimenticata e bocciata». Volumi storici conservati in semplici armadi e che ogni giorno vengono divorati dalla polvere e dalle infiltrazioni, poche postazioni, orari che non rispettano le esigenze degli utenti e gli appelli degli operatori che non vengono ascoltati dall’amministrazione comunale. A sollevare la polemica è il rappresentante di Sel Massimo Napolitano che punta il dito contro la cattiva gestione della biblioteca cittadina. Spazi piccoli e umidi che danneggiano l`integrità di volumi storici da un valore inestimabile. «Il patrimonio artistico culturale che si trova all`interno della biblioteca cittadina – incalza Napolitano – è una ricchezza che provano a conservare e tutelare, ogni giorno, i pochi dipendenti che ci lavorano e che oltre che il semplice impiego mettono passione in quel che fanno». E ancora: «I dipendenti sono continuamente mortificati nelle proprie professionalità e competenze e l`amministrazione dovrebbe invece premiarli e provare ad investire prima in questo settore». Dagli ambienti inadatti agli orari di accesso alla biblioteca la struttura continua a non essere tra le priorità per l`assessore alla cultura Imma Alfano, ma anche a chi l`ha preceduta. «Non è possibile che gli studenti e le scuole non possono accedere negli orari extrascolastici- incalza ancora Napolitano – sono coloro che ne avrebbero più bisogno. Avevamo proposto di spostare i locali della biblioteca comunale Ernesto Cesaro, presso gli spazi che la Ferrovia dello Stato ha concesso in comodato d’uso al Comune. Ma un` amministrazione sorda alle esigenze della popolazione e allo sviluppo delle attività culturali non ha recepito quella che poteva diventare la prima stazione ad ospitare una biblioteca comunale». Intanto continuare a conservare il patrimonio diventa sempre più difficile: i 12mila volumi storici custoditi in armadi, peraltro senza sicurezza, rischiano di essere divorati dall`umiditá e più volte gli stessi operatori della biblioteca hanno lanciato un appello che continua, dopo anni, ad essere inascoltato.