Fui contattato nell’estate 2015, per tramite di terzi, dall’ing. Mario Di Leva (l’uomo convertito all’Islam e arrestato nelle scorse settimane per traffico di armi con la Libia e l’Iran, ndr.) con il quale ho affrontato argomenti afferenti la situazione libica e cio’ al fine di raccogliere notizie utili alla sicurezza della Repubblica’. Cosi’ il deputato salernitano del M5s Angelo Tofalo nelle dichiarazioni spontanee rese il 2 febbraio davanti al pm della Dda di Napoli Catello Maresca, titolare dell’inchiesta sul traffico di armi coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. Dopo aver avuto assicurazioni sulla ‘affidabilita” di Di Leva e ‘l’assenza di criticita” del contatto sia con lui sia con la moglie Annamaria Fontana ‘in quanto entrambi gia’ noti all’Aise (l’Agenzia per i servizi di informazione e sicurezza esterna, ndr)’, ‘nell’estate del 2016 tramite l’attivista Daniela Rocco – ha dichiarato il parlamentare – presi contatto con la Fontana sempre al fine di acquisire, nell’esercizio delle mie prerogative istituzionali e nell’esclusivo interesse della Nazione, elementi informativi afferenti la complessa situazione politica e militare libica. La Fontana, che mi sembro’ potesse avere contatti importanti nella predetta nazione, si offri’ di fare da intermediaria per un incontro con Khalifa Al Ghawill, premier del governo di salvezza nazionale’. ‘Le mie impressioni circa l’effettiva possibilita’ che la Fontana potesse avere rapporti diretti con le autorita’ libiche – ha aggiunto – ebbero conferma nel novembre 2016 quando fra il 17 ed il 19 dello stesso mese, mi recai unitamente alla Fontana, un mio collaboratore e Daniela Rocco ad Istanbul ove effettivamente intervistai Khalifa Al Ghawill. Il contenuto di tale incontro fu poi reso pubblico da organi di stampa. Preciso che ho avuto vari incontri con la Fontana, tutti finalizzati alla raccolta di informazioni per la sicurezza della Repubblica e nell’esercizio delle mie prerogative e funzioni parlamentari. Aggiungo che tali frequentazioni erano finalizzate anche all’organizzazione, in territorio italiano, di un possibile evento di pace e cooperazione a cui invitare tutti gli attori libici’
CRONACA
15 febbraio 2017
Armi a Libia: deputato M5s ai pm, incontrai ex premier Khalifa