Torre del Greco. Avevano raggiunto un casolare di via Ruggiero per riparare un guasto alla linea telefonica, ma si sono ritrovati ostaggio del proprietario di casa. E’ la drammatica disavventura di due tecnici della Telecom, minacciati con un bastone da un sessantenne – originario di Ercolano – verosimilmente affetto da disturbi psichici: le due vittime avevano bussato alla porta di Luigi F. per effettuare un intervento di routine, dopo le segnalazioni di disservizi lamentati diversi abitanti della zona.
Una volta entrati con l’auto di servizio all’interno del fondo agricolo, la coppia di operai avrebbe provveduto – secondo la successiva ricostruzione da parte degli investigatori – a riparare il guasto e a ripristinare così la linea telefonica. Insomma, tutto a posto. Ma non per il padrone di casa, pronto a chiedere ai due operai la sistemazione di un palo della luce visibilmente piegato e – a suo dire – pericolante.
Inutile il tentativo dei due tecnici di spiegare come un intervento del genere non fosse di propria competenza. Il rifiuto ha scatenato il raptus di follia del sessantenne: Luigi F. ha prima provveduto a chiudere con il filo spinato l’unica via d’uscita dal fondo agricolo e poi ha afferrato un bastone di legno. «Da qui andate via solo dopo avere riparato il palo della luce», la minaccia del sessantenne, pronto a brandire l’artigianale “clava” per convincere gli operai a mettersi al lavoro.
Davanti all’escalation di violenza del proprietario di casa, terrorizzati dalla paura, i due tecnici della Telecom sono riusciti a dare l’allarme – ovviamente, via telefono – ai carabinieri della caserma Dante Iovino. In pochi minuti, il tempo necessario a raggiungere via Ruggiero da viale Campania, i militari dell’Arma della stazione Capoluogo sono arrivati all’ingresso del casolare: al proprio arrivo gli uomini in divisa guidati dal comandante Vincenzo Amitrano hanno sorpreso Luigi F. proprio mentre provava a colpire con il bastone di legno uno dei due tecnici.
Alla vista dei carabinieri, il sessantenne è ulteriormente uscito di senno e provava a colpire i due militari dell’Arma: solo al termine di diversi minuti di tensione, Luigi F. – in uno stato di visibile alterazione – veniva bloccato e arrestato con l’accusa di sequestro di persona. Una volta rimosso il filo spinato e “liberato” i due tecnici dall’improvvisato aguzzino, i carabinieri hanno accompagnato il sessantenne in caserma per le formalità di rito.
A 24 ore dall’arresto, l’uomo – assistito dall’avvocato Angela Gargiulo del foro di Santa Maria Capua Vetere – è comparso davanti al giudice monocratico Riccardo Sena del tribunale di Torre Annunziata per il processo con rito direttissimo: ascoltata la ricostruzione dei fatti e alla luce dei “precedenti familiari” dell’uomo – tutore di un fratello con problemi psichici – il giudice monocratico ha disposto una perizia psichiatrica per Luigi F. e aggiornato il processo a maggio.
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