Dovevano rappresentare il fiore all’occhiello dell’offerta turistica di Ercolano. Un’attrazione piazzata a due passi dall’ingresso storico degli scavi.
E invece le “Danzatrici” di piazza Colonna del Plebiscito “ballano” tra degrado, abbandono e vandali.
Le cinque statue di bronzo piazzate al centro della piazza sono fedeli riproduzioni delle sculture scoperte all’interno di villa dei Papiri, la storica dimora d’era romana sepolta dall’eruzione del Vesuvio e mai riportata alla luce del tutto.
Le statue vennero inaugurate – a margine dei lavori di riqualificazione finanziati con i fondi europei – a maggio del 2012. Oggi quelle sculture ispirate alle “Danaidi” custodite nel museo archeologico di Napoli, sono state letteralmente sfregiate dai vandali. Dalle scritte ai disegni “osceni” fatti con le bombolette. Passando per i volti “sfigurati” da pennarelli e spray.
Come se non bastasse, poi, l’area a ridosso della piazza delle “Danzatrici” viene spesso trasformata in un centro per lo sversamento illecito di rifiuti. Con la spazzatura ammassata proprio ai piedi dell’ingresso alla struttura protetta da una copertura di ferro. Già negli anni scorsi si era discusso della questione della videosorveglianza ma a giudicare dai risultati i controlli non hanno sortito gli effetti sperati. Un caso che riaccende i riflettori sul rapporto complicato tra la città e le sue bellezze. Come dimostrano i raid vandalici che hanno sfregiato, in questi anni, anche il Museo Archeologico Virtuale di via IV Novembre.