Bastonate nella semifinale d’andata di Coppa Italia, Roma e Napoli cercano riscatto nella sfida di sabato, al centro di cicli terribili che orienteranno la stagione. Avvilita la Roma, che ha perso molte certezze con una Lazio perfetta, furibondo il Napoli contro arbitro e Rai in una gara che pero’ la Juve ha giocato meglio. Ma se psicologicamente le squadre devono metabolizzare la recenti sberle, il contesto e’ diverso. I giallorossi prima del derby hanno incastonato le perle con Fiorentina, Villarreal e Inter con prestazioni convincenti. Il Napoli e’ sull’orlo di una crisi di nervi e martedi’ deve provare a ribaltare l’1-3 con un Real per non uscire dalla Champions. Molte certezze scricchiolano complicando il lavoro di Sarri (che l’anno scorso ha patito gli impegni di febbraio), criticato ferocemente da De Laurentiis al Bernabeu. Spalletti, gia’ prima della choc nel derby, si fidava poco perche’ un Napoli col dente avvelenato, ma con un gioco armonioso e con l’unico attacco che ha segnato di piu’ del suo, e’ una mina vagante. Una vittoria sabato significherebbe una distanza di sicurezza Champions di 8 punti, ma il Napoli, che non batte la Roma da due anni e mezzo, deve vendicare anche il perentorio 3-1 del San Paolo. Proprio la sfida tra i due attacchi costituira’ il piatto forte della sfida. Non c’e’ piu’ Higuain ma Mertens segna quasi quanto Dzeko, Insigne pennella finezze e Callejon e’ il piu’ temuto da Spalletti. Se la Roma ha un Nainggolan in grande spolvero, il Napoli risponde con Hamsik, l’antesignano dei centrocampisti col vizio del gol. Visto che anche i giallorossi avranno poi l’impegno europeo, giovedi’ a Lione, i due allenatori dovranno dosare il turnover visto che affiora la stanchezza. Ci vorra’ un’invenzione, uno spunto speciale per indirizzare una gara che non e’ mai stata avara di giocate scoppiettanti e reti da antologia. Il derby del Sole d’altronde e’ da sempre un festival del gol tanto che in 86 anni gli 0-0 hanno intristito il pubblico solo 20 volte, e solo due negli ultimi 23 anni. A tanta grazia hanno contribuito attaccanti come Amadei, Da Costa, Pruzzo, Totti, Vinicio, Sivori, Maradona, Cavani. Che non sia una sfida normale si capisce fin dalla prima gara, il 2-2 a campo Testaccio nel 1929, col giallo di un gol fantasma del Napoli con pallone che buca la rete che poi un raccattapalle si affretta a rammendare. L’anno dopo i primi successi, auspici Volk e Sallustro, miti degli anni ’30. Poi equilibrio con fiammate romaniste (4-0 nel 1935 con tripletta di Guaita; 5-1 nel 1941 con tris di Amadei verso lo scudetto, e un 5-2 nel 1953). A fine decennio due successi esterni del Napoli (3-1 e 2-0 con zampata di Vinicio) che scatenano la reazione nella Pasqua del 1959: 4-0 dopo 22′ e 8-0 finale con tris di Da Costa. Ma il Napoli rialza la testa: rimonta una tripletta di Manfredini nel 1963, infligge quattro ceffoni nel 1971 e poi la Roma non vince per 9 anni. Perfino il dream team di Liedholm e Falcao subisce un 4-0 nel 1980 complici due autoreti. Le due squadre decollano: la Roma centra 5 successi di fila, tra cui un 5-2 e un 5-1 nel 1983. Ma arriva il tempo di Maradona che nel 1987 sigla il successo all’Olimpico, poi ecco il fattaccio del 25 ottobre: la Roma in vantaggio e con due uomini in piu’ si fa raggiungere da Francini, Bagni che si rivolge alla Curva Sud col gesto dell’ombrello. E’ la fine del gemellaggio tra le due tifoserie con una strascico che culmina nell’omicidio Esposito tre anni fa. Maradona trascina il Napoli al secondo scudetto nel 1990 grazie anche al 3-1 sulla Roma con una doppietta su rigore. A fine secolo il Napoli va in crisi e la Roma ne approfitta: 4-1 nel 1996 con tripletta di Delvecchio, 6-2 con Zeman e tris di Balbo nel 1997. Nel 2007 c’e’ un pirotecnico 4-4, l’anno dopo l’ 1-1 e’ contrassegnata da gravi incidenti, nel 2009 una doppietta di Totti costa la panchina a Donadoni. Il resto e’ storia recente: doppio successo nel 2010 con Hamsik e Cavani dopo un lungo digiuno. Due anni dopo spietata tripletta di Cavani per il 4-1 che tramortisce la Roma di Zeman. I giallorossi reagiscono con un 2-1 e un 2-0 con doppietta di Pjanic. Poi i partenopei eliminano i rivali nelle semifinali di Coppa Italia e inanellano tre vittorie di fila con Callejon sempre in gol. Ma da due anni e’ mezzo il Napoli non vince piu’. Nel 2015 un gol di Pjanic aiuta la Roma ad arpionare la Champions mentre l’anno scorso quello di Nainggolan non basta a sottrarre al Napolidi Sarri e Higuain il secondo posto. Poi nell’ottobre scorso il 3-1 poderoso della Roma al San Paolo, uno schiaffo che i partenopei provano ora a restituire.
SPORT
2 marzo 2017
Tra riscatto e Champions, Roma-Napoli la sfida del gol con vista Europa