Mentre il panorama delle candidature per i grandi schieramenti stenta a delinearsi, quello dei candidati indipendenti appare più definito. Tra loro anche il testimone di giustizia, Luigi Coppola, che ha annunciato la sua discesa in campo a Pompei già da diversi mesi. Un impegno confermato anche negli ultimi giorni da parte dell’imprenditore che oltre 15 anni fa denunciò le estorsioni di cui era vittima. Il movimento che lo sosterrà in questa campagna elettorale alla conquista di Palazzo de Fusco sarà “Onestà in movimento” «perché sono una persona che ha dimostrato di fare sempre tutto per la legalità e contro la criminalità». Nella sua corsa a sindaco non va a caccia di alleati: «Pompei ha un sacco di problemi e i politici tendono a nasconderli». A chi lo accusa di essere sceso in campo per esibizionismo risponde: «Non ho bisogno di mostrarmi, lo faccio solo per essere utile alla mia città». Con lui ci sarà un gruppo di ragazzi del territorio. «Solo loro mi accompagneranno. Volti nuovi e “incapaci” ma leali verso la città», spiega Luigi Coppola. «Correrò da solo, anche se qualche approccio da parte di qualche schieramento c’è stato», rivendica l’autonomia del suo progetto per Pompei. La città da cui è stato costretto ad allontanarsi dopo le sue denunce contro due clan che lo stavano schiacciando. La decisione di rivolgersi all’arma dei carabinieri, poi il trasferimento in diverse località protette. Fino al 2007, quando è tornato con la sua famiglia a Pompei. Non senza difficoltà. All’inizio veniva considerato come un “pentito di camorra”, piuttosto che un testimone di giustizia. «Sono passati diversi anni e adesso la gente ha capito chi sono. La soglia di emarginazione si è abbassata anche se c’è ancora chi fa finta di non capire». Coppola ha in programma una serie di incontri con il suo gruppo anche per definire il programma: «Opportunità per i giovani, riduzione della tassa sui rifiuti, massima trasparenza negli appalti pubblici, abbattimento dei costi dell’amministrazione, rilancio commerciale saranno alcuni punti centrali». «La gente è stanca dei solti volti e delle solite promesse», conclude l’aspirante sindaco di “Onestà in Movimento, «anche per questo sono in campo».
politica
6 marzo 2017
Il testimone di giustizia che si candida a sindaco di Pompei: «Basta con i soliti nomi»