Ancora omertà sugli stipendi d’oro dei funzionari dell’Anm. Nessuna risposta dal direttore generale Anm, Alberto Ramaglia sui compensi dei Paperoni dell’azienda. O meglio una risposta al capogruppo di Forza Italia, Stanislao Lanzotti che aveva presentato un question time in merito la fornisce ma non ha nulla a che fare con quanto era stato richiesto. “Una supercazzola” la definisce Lanzotti in Consiglio comunale prima di stracciare il documento. Ramaglia infatti parla dei premi di risultato interrotti nel 2013, ma neanche una parola sugli stipendi dei funzionari Paperoni dell’Anm, che percepiscono in alcuni casi fino a 178mila euro all’anno. Più di Ramaglia e più anche dei dirigenti che per legge sono tenuti invece a rendere pubblici i loro compensi. Stipendi da capogiro in una partecipata comunale in ginocchio con un buco di 42 milioni di euro, un servizio ineffiiciente e con il rischio che a pagare siano i cittadini. Per salvare l’azienda è sttao annunciato nei giorni scorsi un piano che prevede anche l’aumento del biglietto a fronte di mezzi e corse ko. Ora che il caso sollevato da Metropolis monta, a prendere le distanze anche l’ assessore al Bilancio, Salvatore Palma che già aveva richiamato Ramaglia perchè non aveva fornito in tempo la documentazione sul question time. “Almeno ora abbiamo dati sui premi di risultato” ha commentato ieri. Non ci sta Forza Italia che in Aula ha annunciato che se non avrà informazioni sui compensi si presenterà in azienda per ottenere le carte.
CRONACA
7 marzo 2017
Stipendi d’oro Anm, omertà sui compensi: bagarre in Consiglio