Torre del Greco. A lanciare l’allarme sono stati i vicini di casa, insospettiti dall’odore nauseabondo proveniente dall’appartamento al primo piano di una modesta palazzina di via Comizi. «Correte – la segnalazione raccolta dagli agenti del locale commissariato di polizia intorno alle 14 – potrebbe essere successa una tragedia». Perché, in effetti, L.B. – 80 anni, proprietario dell’abitazione – era praticamente sparito dal quartiere da diversi giorni, un preoccupante segnale per gli habitué della zona.
In effetti, al proprio arrivo in via Comizi, gli uomini in divisa guidati dal primo dirigente Davide Della Cioppa hanno immediatamente avvertito il sospetto tanfo di morte: senza perdere un solo istante, i poliziotti hanno sfondato la porta dell’appartamento e si sono fiondati all’interno della camera da letto da cui proveniva l’insopportabile puzza. Agghiacciate lo scenario che si è aperto davanti agli investigatori: il cadavere di L.B. era disteso sul letto, vegliato dal fratello affetto da disturbi psichici e in passato in cura presso il centro di igiene mentale dell’Asl Napoli 3 Sud.
Sul posto sono poi arrivati gli agenti della polizia scientifica per procedere con gli accertamenti di rito: apparentemente l’abitazione non presentava segni di effrazione o particolari anomalie né – a un primo esame esterno – il cadavere di L.B. presentava segni di violenze. «Morte naturale», la prima ipotesi avanzata dagli investigatori. Un’ipotesi adesso in attesa di conferme da parte della procura di Torre Annunziata: il pm di turno – subito avvisato dei fatti – ha ordinato il sequestro della salma e la successiva autopsia per fare piena luce sia sulle causa della morte sia sulla data esatta del decesso.
Il cadavere di L.B. è stato così trasportato all’obitorio dell’ospedale di Castellammare di Stabia, dove saranno eseguiti gli accertamenti ordinati dal pubblico ministero. Solo successivamente la salma sarà liberata e restituita ai familiari dell’ottantenne per i funerali.