«Non sono un eroe». Lo ripete da due giorni, Claudio Pagano. E’ come un mantra, rivolto ai tantissimi che gli hanno reso omaggio dopo il salvataggio di Anna Iannone dall’appartamento in fiamme in via Laudisio, ma un po’ anche a sé stesso. E’ da poco scoccato mezzogiorno in una domenica surreale, in bilico tra il dolore per l’atroce perdita di Adolfo Salvio e il sollievo per la sorte della moglie, fuori pericolo nonostante le ustioni riportate su gran parte del corpo, grazie alle cure dei medici dell’ospedale Villa Malta, ma anche alla tempestività e generosità dell’intervento di Pagano. L’ex consigliere e la coniuge, l’assessore Dea Squillante, sono in auto di ritorno dal nosocomio da cui lui è stato dimesso nella serata di sabato, e dove si sono recati a far visita alla 80enne.
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